Il festival francese avrà, dal 6 al 17 luglio, un'edizione straordinaria, parola del delegato generale Thierry Fremaux
È un'edizione "straordinaria" del festival di Cannes, quella della "post pandemia", in programma dal 6 a 17 luglio. Così l'ha definita il delegato generale Thierry Fremaux a Parigi presentando, dopo l'introduzione del presidente Pierre Lescure, una selezione monstre, con titoli da tutto il mondo in competizione per la Palma d'oro assegnata da una giuria presieduta da Spike Lee.
"Abbiamo ricevuto un numero record di film, 2'300, ma non è solo quantità ma anche qualità – ha sottolineato Fremaux – molti registi hanno aspettato il nostro ritorno, dimostrandoci grande lealtà. Abbiamo scelto quasi tutti i film del 2020 per ringraziarli ma anche tanti nuovi titoli. La buona notizia è che il cinema non è morto", ha detto.
Ci sarà una nuova sezione, Cannes Première, oltre al Fuori Concorso, Un certain regard, Special Screenings, Midnight Screening.
Titoli attesi, tanti francesi, delusione sull'Italia con un solo titolo, ossia "Tre Piani" di Nanni Moretti, adattamento del romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, anche se mancano ancora Semaine de la Critique e Quinzaine des Réalisateurs, sezioni che saranno annunciate successivamente.
"Nella selezione ci sono film fatti con computer portatili, film dove si vedono le mascherine di questa pandemia e tematiche forti".
Tra i titoli in gara "Annette" di Leos Carax e poi "Benedetta" di Paul Verhoeven, "The French Dispatch" di Wes Anderson, "A Hero" di Asghar Farhadi, "Paris, 13th District" di Jacques Audiard, "Flag Day" di Sean Penn.
Nel fuori concorso da citare "Stillwater" di Tom McCarthy e "The Velvet Underground" di Todd Haynes; in Special Screenings "Jane by Charlotte" di Charlotte Gainsbourg sulla madre Jane Birkin e il nuovo documentario di Oliver Stone su John F. Kennedy “JFK Revisited: Through the Looking Glass,”. Nella nuova sezione Cannes Première si contano "Cow" di Andrea Arnold e "Hold Me Tight" di Mathieu Almaric.