Società

Beneficenza spesa in lussi personali: Naomi Campbell sospesa

La vicenda giudiziaria della Fashion for Relief, charity legata alla moda di cui l'ex top model era stata fra i promotori, è giunta al termine

Naomi Campbell
(Keystone)
27 settembre 2024
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Bufera su Naomi Campbell, messa al bando formalmente dal mondo delle associazioni caritative britanniche al culmine di un'inchiesta amministrativa sull'abuso a scopi personali di fondi, destinati in teoria alla beneficenza, raccolti da Fashion for Relief, charity legata alla moda di cui era stata fra i promotori. La vicenda, denunciata un paio d'anni or sono, è stata chiusa dalla Charity Commission, l'autorità indipendente incaricata di sorvegliare oltre Manica l'attività delle Ong impegnate nel terzo settore, la quale ha certificato la malversazione delle risorse dell'Ong in questione e la mancata destinazione di parte delle donazioni raccolte agli scopi benefici indicati.

Il denaro sottratto risulta essere stato utilizzato anche per saldare i conti di hotel a 5 stelle o di trattamenti sontuosi in spa di lusso, a vantaggio di Naomi e di altre fiduciarie (trustee) dell'iniziativa. Nonché per pagare la sicurezza privata della stessa Campbell, spese minute (come le sigarette) o per finanziare attività legate a interessi privati delle sue socie. In base alla decisione della commissione, l'ex top model 54enne è stata sospesa per 5 anni da qualunque incarico in organizzazioni caritative attive nel Regno Unito. Le altre due fiduciarie di Fashion for Relief coinvolte, Bianka Hellmich e Veronica Chou, hanno subìto un analogo provvedimento punitivo, ma di durata diversa: Hellmich – accusata pure di aver intascato personalmente compensi per fantomatici servizi di consulenza pari a 290mila sterline – per 9 anni; Chou per 4. La verifica ha riguardato i conti dell'Ong su un arco di tempo di oltre 6 anni, fra il 2016 e il 2022. E ha permesso di recuperare o far rimborsare 345mila sterline spese impropriamente. Mentre altre 98mila sterline in uscita sono state messe al sicuro in extremis.

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