Società

Ci mescoliamo poco tra differenti età e condizioni economiche

Lo rileva ‘Il grande studio svizzero sulla diversità’, una nuova indagine condotta in tutto il Paese. Tra i motivi: ‘Mancano le opportunità di incontro’

(Keystone)
2 settembre 2024
|

Scarsa mescolanza e scarsa diversità: così si caratterizzano le cerchie di conoscenti dei cittadini svizzeri. E questo nonostante la nazione sia improntata in particolare proprio sul secondo criterio con i suoi 26 cantoni, 4 lingue nazionali e una moltitudine di culture e stili di vita che coesistono e convivono. A rilevarlo è la nuova indagine specifica "Insieme nella diversità? Il grande studio svizzero sulla diversità" condotto dall'Istituto Gottlieb Duttweiler (Gdi) – su commissione del Percento culturale Migros – stando al quale tuttavia la maggioranza delle persone è interessata a una più ampia eterogeneità nel proprio ambiente sociale ritenuta arricchente sul piano personale, ma mancano le opportunità di incontro.

Le caratteristiche analizzate nello studio si basano sull'articolo 8 della Costituzione federale in materia di uguaglianza giuridica e non discriminazione, vale a dire origine, sesso, età, lingua, posizione sociale, modo di vita, convinzioni religiose, filosofiche e politiche, nonché menomazioni fisiche, mentali o psichiche.

Più nello specifico sono state sondate opinioni e conoscenze relative a specifiche categorie tra le quali troviamo ad esempio dalla Svizzera italiana/romanda/tedesca; cresciuto in Europa occidentale/in Africa/fuggito dall'Ucraina; alto e basso livello di istruzione; ricco e povero; affinità con Udc/Ps-Verdi; omo o bisessuale; transgender o non binario; di fede cristiana/ebrea/musulmana; vegano; eccetera.

Pochi punti di contatto anche tra persone con opinioni politiche differenti

I risultati del sondaggio condotto in tutto il Paese mostrano che le persone con livelli di istruzione differenti hanno pochi punti di contatto: quasi due terzi di chi ha un livello di istruzione elevato intrattiene pochi o nessun contatto con persone con un livello di istruzione basso. Più di tre quarti delle persone con scarsa disponibilità economica hanno pochi o nessun contatto con le persone agiate. Tra le persone agiate, oltre la metà ha pochi o nessun contatto con le persone poco abbienti.

C'è anche una scarsa mescolanza in termini di età: la metà di coloro che hanno meno di 25 anni ha pochi o nessun conoscente di età superiore ai 65 anni, e viceversa. E questo nonostante poco meno della metà consideri il contatto con le altre generazioni un arricchimento. Anche quanto a opinioni politiche la diversità all'interno delle cerchie di conoscenti è bassa. Il 50% non ha nessuno o solo poche persone con un orientamento politico diverso dal proprio, e alcuni non conoscono nemmeno le opinioni politiche dei propri conoscenti. La maggior parte della popolazione residente in Svizzera non ha poi contatti con altre culture.

Le regioni linguistiche svizzere non sono però ritenute un ostacolo

Contrariamente al comune pregiudizio, la divergenza tra le regioni linguistiche non è così grande come spesso ci si immagina. Sebbene il 67% dichiari di non avere o di avere poche persone di altre regioni linguistiche nella propria cerchia di conoscenze, ciò è dovuto alla mancanza di occasioni di contatto. Nondimeno sussiste l'interesse ad avere più contatti. Quando ciò avviene, è prevalentemente percepito in modo positivo, soprattutto da persone romande che hanno scambi con persone ticinesi.

Si lamentano scarse occasioni di incontro

Qual è il motivo della mancanza di contatti tra i gruppi di popolazione? Meno di un quarto di tutti i gruppi intervistati indica come motivo la mancanza di punti in comune, mentre quasi la metà afferma che l'assenza di contatti è dovuta alla mancanza di occasioni di incontro. In media, il 58,2% delle persone intervistate concorda sul fatto che determinate attività, come l'adesione ad associazioni, la frequentazione di corsi, l'impegno sociale, gli eventi culturali o le attività ricreative, abbiano reso più diversificata la propria cerchia di conoscenze.

La popolazione vorrebbe più diversità

Le persone che sono in contatto frequente con differenti gruppi di persone hanno un atteggiamento più positivo nei confronti di tali gruppi. Secondo il sondaggio, il 56% dei e delle partecipanti ritiene almeno in una qualche misura che una comunità possa tollerare grandi differenze, relativamente ai gruppi oggetto delle domande. Inoltre, il 69% ritiene che prospettive ed esperienze di vita diversificate portino a decisioni migliori. Quasi la metà delle persone intervistate ritiene importante che le minoranze siano rappresentate politicamente. Inoltre, l'82% è almeno in parte dell'opinione che la diversità caratterizzi l'essenza della Svizzera. Quasi due terzi delle persone interviste sono dell'opinione che una maggiore diversità nella cerchia dei conoscenti sarebbe positiva per la popolazione che vive in Svizzera. Più della metà considera positiva la crescente diversità degli ultimi decenni. Infine, il 68% delle persone intervistate si sforza di esprimersi in modo inclusivo.

Sondaggio condotto su oltre tremila persone

Per lo studio sono stati intervistati inizialmente otto gruppi di discussione con diversi livelli di istruzione, luoghi di residenza, orientamenti politici e statuti migratori. I temi della diversità sono stati discussi in otto gruppi di discussione promiscui di 4-5 persone ciascuno. Due gruppi hanno discusso le differenze legate all'istruzione, due quelle legate agli orientamenti politici, due quelle legate all'urbanità (città vs campagna), un gruppo era composto da persone immigrate e uno da partecipanti provenienti dalla Svizzera romanda. Le affermazioni tratte da queste conversazioni sono riportate nel testo sotto forma di citazioni. I risultati di queste interviste qualitative sono confluiti in un secondo sondaggio online quantitativo condotto su oltre 3'000 persone selezionate secondo criteri di rappresentatività nella Svizzera tedesca, romanda e italiana.