È l'Overshoot Day: da qui alla fine del 2024, la Confederazione avrà consumato 2,5 volte più risorse naturali di quelle che produce in un anno
Cade lunedì 27 maggio l'Overshoot Day in Svizzera. Stando al Global Footprint Network, da qui alla fine dell'anno la Confederazione avrà consumato 2,5 volte più risorse naturali di quelle che produce in un anno.
Se tutti vivessero come la popolazione svizzera sarebbero necessari due pianeti Terra. Il consumo elvetico non è ecosostenibile e “viviamo a spese delle generazioni future e di altre regioni del mondo”, scrive Greenpeace in una nota odierna riprendendo dati del Global Footprint Network, che analizza l'impronta ecologica nella maggior parte dei Paesi.
L'Overshoot Day punta il dito contro il disequilibrio fra impronta ecologica per persona in Svizzera e la sua capacità biologica. Questo stile di vita è possibile solo importando risorse naturali e sfruttando beni comuni globali come l'atmosfera.
Quasi due terzi dell'impronta ecologica della Svizzera sono attribuibili al consumo di combustibili fossili. Il fabbisogno di terreni agricoli, foreste e prati naturali (pascoli) rappresenta il 31% dell'impronta ecologica totale.
Nel 2022 l'impronta ecologica mondiale pro capite superava di 1,1 ettari globali (gha) la biocapacità mondiale disponibile per persona, si legge sul sito di Global Footprint Network. Una media che però cela importanti differenze: la maggior parte dei Paesi industrializzati consuma infatti più di due pianeti Terra, mentre i Paesi del Sottocontinente indiano, del Sud-est asiatico e africani ne consumano meno di una.
L'impronta ecologica pro capite della Svizzera è nella media dei Paesi dell'Europa occidentale. C'è chi fa peggio della Confederazione: Qatar, Lussemburgo, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain, Estonia, Brunei, Lettonia, Mongolia, Belize, Stati Uniti, Canada, Danimarca, Oman, Belgio e Lituania hanno consumato più di 4 volte la biocapacità disponibile.