Società

I ‘meme’ dei vip potrebbero costare anche parecchio caro

Occhio ai diritti d'autore. A cui sono soggette anche le immagini di usco comune, come la celebre foto di Einstein che fa la linguaccia

In sintesi:
  • Da attori a sportivi, passando per politici, cantanti e altre celebrità: un fenomeno che tocca tutti gli ambiti e… intasa un po' tutte le bacheche dei vari social
  • Nel caso di sfruttamento pubblicitario dell'immagine di una persona nota, c'è il rischio di dover risarcire il danno patrimoniale e pure quello non patrimoniale i titolari dei diritti. E si parla di cifre anche considerevoli
Un precursore
(Keystone)
31 marzo 2024
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Quello dei ‘meme’, contenuti grafici – con immagini, gif e brevi video accompagnati da scritte ironiche e divertenti che si collegano nella maggior parte dei casi ad avvenimenti di stretta attualità – è un fenomeno sociale in costante crescita. Oltre a invadere le bacheche di tutti i social network, coinvolge nelle rappresentazioni grafiche attori, cantanti e politici e non risparmia nemmeno personaggi più o meno noti fino ad arrivare ai cartoni animati. Il loro successo è passato velocemente da trend socio-culturale a volano di visibilità e business per brand e prodotti. Le aziende attraverso il ‘meme marketing’ pensano di ottenere facile visibilità a costo zero. Attenzione però, perché c'è il rischio (concreto) di dover mettere mano al borsellino. In Italia, ad esempio, il ritratto di una persona è tutelato dall’articolo 10 del codice civile e dagli articoli 96-98 della legge sul diritto d’autore.

«Il consenso dell’interessato non è richiesto solo nel caso delle eccezioni di cui all’articolo 97 della legge sul diritto d’autore, ossia quando la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico – evidenzia l’avvocato Margherita Cera dello studio Rödl & Partner –. Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, in caso di pregiudizio all'onore, alla reputazione o al decoro della persona ritrattata. La Giurisprudenza è unanime poi nel ritenere non utilizzabile l’immagine di una persona famosa, senza il suo consenso, per scopi puramente commerciali e in particolare pubblicitari. D’altra parte, l’articolo 8 del Codice della proprietà industriale, vieta anche la registrazione come marchio di nomi di persone notorie, senza il loro consenso».

È necessario dunque analizzare, caso per caso. «Nel caso di sfruttamento pubblicitario dell’immagine di persona nota, qualora sussistano i presupposti, sarà possibile agire in giudizio chiedendo una pronuncia che ordini la cessazione dell’abuso e che condanni al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale. Nella prassi vengono utilizzati vari criteri per determinare il quantum del danno. Per quanto riguarda il danno patrimoniale viene utilizzato principalmente il cosiddetto ‘prezzo del consenso’, ossia l’ipotetica somma che l’interessato avrebbe richiesto se avesse autorizzato lo sfruttamento della sua immagine. Diversamente il danno non patrimoniale risulta di più difficile quantificazione e prova in giudizio ma viene tradizionalmente ricondotto al danno morale patito».

E attenzione anche alle immagini di uso comune come ad esempio quella largamente e universalmente utilizzata di Einstein che fa la linguaccia, scattata il 14 marzo del 1951 alla festa del suo 72esimo compleanno. Einstein, finché in vita, fu molto attento all’uso che veniva fatto del suo nome e della sua immagine, un geniale precursore rispetto a quello che poi sarebbe avvenuto mezzo secolo dopo. Oggi chiunque voglia utilizzare per scopi commerciali questa o altre immagini deve prima di tutto chiederne l'autorizzazione – e procedere al relativo pagamento di una somma commisurata all’uso che si intende farne – alla Fondazione che oggi e titolare dei diritti d’immagine, oppure rischia di incorrere in lunghe e complesse cause legali.