Società

Anche i libri sbarcano (e sbancano) su TikTok

Macché solo effetti visivi o musica. Anche la letteratura ha nella piattaforma la sua cassa di risonanza. Utile per dialogare con gli autori

Non solo musica
(Keystone)
30 ottobre 2022
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Dalla tedesca Sarah Sprinz allo svizzero Joël Dicker, sempre più scrittori appaiono su un canale che sembrerebbe improbabile per la letteratura: la piattaforma cinese TikTok. Il #BookTok è recentemente esploso con un numero crescente di lettori.

I lettori pubblicano le loro recensioni e chattano con gli scrittori, mentre questi ultimi lo usano per promuovere le loro opere. Ad alcuni può sembrare controintuitivo che una piattaforma nota per i suoi video brevi e divertenti incoraggi la lettura, un’attività che richiede concentrazione.

Il formato abituale di TikTok, un breve video con effetti visivi o musica, non si presta bene alla critica letteraria tradizionale, ma è molto più efficace per presentare i ‘preferiti’ e aumentare la popolarità di certe opere.

Con la crescente influenza di #BookTok, la Fiera del Libro di Francoforte, la più grande fiera letteraria del mondo, per la prima volta ha fatto di TikTok uno dei suoi partner.

Canale promozionale efficace

Questa tendenza "è molto importante per me", afferma Sarah Sprinz, autrice del best seller "Dunbridge Academy", ambientato in un collegio in Scozia. "Credo che abbia contribuito al mio successo, perché ho visto molti video che raccomandavano i miei libri", ha aggiunto l’autrice, parlando con Afp alla fiera del libro della città tedesca.

È un canale particolarmente efficace per attirare un nuovo pubblico e far appassionare i giovani alla lettura, afferma l’autrice ventiseienne.

"Credo davvero che si debba essere presenti su tutti i canali che permettono alle persone di leggere e di essere lette", ha dichiarato in un video Joel Dicker, autore svizzero di best seller tra cui ‘La verità sul caso Harry Quebert’.

Secondo TikTok, di proprietà della cinese ByteDance, #BookTok ha accumulato oltre 84 miliardi di visualizzazioni. È diventato "un luogo per consigliare libri e scoprirli, ma anche per condividere recensioni e attingere alla cultura dei fan", afferma Tobias Henning, manager di TikTok in Germania e nell’Europa centrale e orientale.

‘Impatto sulle vendite dei libri’

"Ha davvero un impatto sulle vendite di libri in tutto il mondo", osserva. ‘Never Again’ (‘It Ends With Us’, in inglese), il libro di narrativa sulla realtà dell’americana Colleen Hoover, ha registrato un’impennata delle vendite dopo essere stato elogiato dalla comunità di TikTok.

Una tipica recensione mostra una donna che singhiozza mentre legge il romanzo, con una musica e una voce fuori campo che dice: "Non ho mai pianto così a lungo dopo un libro".

"Mi piacciono i romanzi new adult e cerco di caricare uno o due video ogni settimana", ha dichiarato all’Afp Sofia Reinbold, 17 anni, utente di TikTok, venuta alla fiera di Francoforte dopo essere stata avvisata dalla piattaforma.

"Molto spesso ricevo feedback dagli abbonati che leggono le mie raccomandazioni e finiscono per acquistare i libri", ha proseguito.

Sarah Sprinz spiega in parte il fenomeno #BookTok con il fatto che TikTok è una piattaforma visiva che consente alle persone di mostrare ciò che pensano di un libro. Con le chiusure durante la pandemia di coronavirus, questo probabilmente ha accelerato la tendenza, dice l’esperta.

Effetto moltiplicatore

"Molte persone possono essersi sentite sole e isolate", afferma l’autrice, sottolineando che la piattaforma ha permesso alle persone di "fare di nuovo rete e trovare hobby comuni come la lettura".

Per lei non c’è una grande contraddizione tra il dedicare più tempo ai social network e il cercare di promuovere la letteratura. Oggi le persone leggono in modi diversi, su e-book e smartphone e non solo su libri cartacei.

Ma un libro non può avere successo solo grazie ai social network, sottolinea l’autrice.

"TikTok e #BookTok sono una sorta di moltiplicatore e una buona opportunità per consigliare libri", osserva l’autrice. Ma "ci deve essere qualcosa di più: un libro deve essere bello, naturalmente".