Studio Usa dimostra che non è la crescita economica, nemmeno l’aria pulita, ma le misure che favoriscono il benessere dei cittadini a farli contenti
Le politiche di welfare adottate da un Paese incidono in maniera determinante sulla felicità dei cittadini. Anzi, il welfare, è uno degli elementi più importanti. A questa conclusione è giunto un team di ricerca dell’University of Southern California e del Luxembourg National Institute of Statistics and Economic Studies, che ha indagato le variazioni dei sentimenti dei residente in 10 Paesi Ue in 36 anni (dal 1981 al 2017). La scoperta è stata pubblicata sulla rivista dell’Accademia nazionale delle scienze statunitense (Pnas). L’andamento dal 1981 al 2017 ha mostrato che tra i 10 Paesi presi in esame (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna e Svezia) quello in cui la felicità è aumenta di più negli anni è stata la Spagna, dove su una scala da 1 a 10 è salita di un punto pieno nel periodo in esame. A seguire l’Italia, Francia e Germania. Danimarca e Svezia sono i Paesi in cui la situazione è peggiorata, con il livello di felicità dichiarata diminuito di circa un terzo di punto. "L’analisi trasversale dei dati più recenti dà l’impressione fuorviante che siano la crescita economica, il capitale sociale e/o la salubrità dell’ambiente a guidare le tendenze in merito alla felicità, ma nel lungo termine si evince che non è così - spiegano i ricercatori - È la generosità delle politiche del welfare la variabile chiave legata ai cambiamenti di felicità registrati nel corso dei decenni".