Scienze

In attesa del 2040 e delle prime case sulla Luna

Una stampante 3D potrà costruire in loco delle infrastrutture in regolite, producendo così una sorta di cemento lunare

Home sweet home
7 ottobre 2023
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Dal 2040 qualcuno vivrà davvero in una casa sulla Luna? In attesa di dare una risposta, nei primi mesi del prossimo anno inizierà il test di una stampante 3D in un simulatore del centro Marshall della Nasa a Huntsville, in Alabama, in cui si riproducono le condizioni di vuoto spaziale.

Realizzata dalla società Icon di Austin, nel Texas, è derivata da un modello chiamato Vulcan già utilizzato per fabbricare case sperimentali sulla Terra. La nuova stampante, invece, è concepita per lavorare sulla Luna con l'obiettivo di costruire lassù ogni infrastruttura necessaria, dalla piattaforma di sbarco per le astronavi agli edifici in cui ospitare gli astronauti per i lunghi periodi di permanenza.

La società americana protagonista dell’iniziativa ha battezzato il progetto Olympus e aveva già ricevuto un primo incentivo dalla Nasa al quale ora si è aggiunto un secondo finanziamento di 60 milioni di dollari. L’obiettivo è di realizzare edifici entro il 2040 utilizzando nella stampante la regolite che ricopre la superficie del nostro satellite naturale, producendo del vero cemento lunare.

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