Secondo uno studio dell'Università di Zurigo, gli insetti preferirebbero zone con temperature più basse per riposarsi e riprodursi
Sono estive e amano il caldo – non c'è dubbio –, ma preferiscono riposarsi in luoghi freschi: si tratta delle zanzare. Lo dimostra un recente studio condotto dall'Università di Zurigo (Uzh) e pubblicato sulla rivista scientifica "Journal of Thermal Biology".
"Alcuni modelli in uso potrebbero giungere alla conclusione che le zanzare non riescono a sopravvivere laddove le temperature sono troppo elevate, ma in realtà esse riescono a trovare luoghi freschi in cui riposare e riprodursi – e, di riflesso, propagare le patologie – anche in contesti di estrema calura", ha dichiarato Niels Verhulst, autore dello studio, in una nota odierna del Fondo nazionale svizzero.
"I modelli di previsione usati finora si basano spesso su rilevamenti delle temperature effettuati in mezzo ai campi, a due metri d'altezza dal terreno", ha aggiunto Verhulst, "luoghi in cui le zanzare non si trovano in ogni caso".
Per condurre la ricerca, i ricercatori hanno trasferito tra le 100 e le 200 zanzare asiatiche (Aedes japonicus) in un terrario che permette la circolazione dell'aria. Dentro questo sono state collocate delle scatole che presentavano temperature diverse al loro interno: i numerosi tentativi svolti hanno dimostrato che gli insetti preferivano rintanarsi nel contenitore più fresco dei tre, soprattutto man mano che le temperature esterne aumentavano nel corso della giornata.
L'esperimento dovrà essere affinato su un lasso di tempo maggiore e soprattutto usando zanzare infette: solo così si potrà capire se queste, per liberarsi dell'agente patogeno, preferiscono gli spazi freschi oppure caldi, come nel caso degli esseri umani quando hanno la febbre. La necessità di riproporre il progetto con questi adattamenti emerge soprattutto nel contesto di cambiamento climatico in cui ci troviamo ora.