Scienze

Scoperto un enzima-batteria: trasforma l’aria in elettricità

La scoperta potrebbe aprire nuove vie nel campo dell’energia pulita: un’alternativa al solare per i piccoli dispositivi

Forse un’alternativa per piccoli dispositivi
(Keystone)
8 marzo 2023
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Scoperto un enzima capace di trasformare l’aria in elettricità. Viene prodotto naturalmente da diversi batteri ed è in grado di sfruttare anche bassissime concentrazioni dell’idrogeno presente nell’atmosfera per creare una corrente elettrica. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature e guidata dall’australiana Monash University di Melbourne, apre le porte a una nuova fonte di energia pulita per i piccoli dispositivi del futuro, che potrebbero anche costituire un’alternativa per quelli a energia solare.

"Sappiamo da tempo che i batteri possono utilizzare tracce di idrogeno presente nell’aria come fonte di energia per aiutarli a crescere e sopravvivere in ambienti difficili, come il suolo dell’Antartide, i crateri dei vulcani o le profondità oceaniche", osserva Chris Greening, che ha coordinato lo studio insieme a Rhys Grinter e Ashleigh Kropp. "Ma finora non eravamo mai riusciti a capire il meccanismo alla base di questa straordinaria capacità".

Per colmare questa lacuna, i ricercatori sono riusciti per la prima volta a estrarre l’enzima-batteria, chiamato Huc, dal batterio Mycobacterium smegmatis, e ne hanno ricostruito la struttura nel dettaglio. Hanno così scoperto che l’enzima è incredibilmente efficiente: a differenza di tutti gli altri enzimi conosciuti, infatti, è in grado di lavorare anche con concentrazioni di idrogeno inferiori a quelle atmosferiche, appena lo 0,00005% dell’aria che respiriamo.

Gli autori dello studio hanno inoltre dimostrato che è possibile conservare l’enzima purificato anche per lunghi periodi di tempo. "È sorprendentemente stabile: conserva le sue capacità anche dopo essere stato congelato o riscaldato fino a 80 gradi", commenta Kropp. "Ciò dimostra l’utilità di questo enzima per i batteri che devono sopravvivere in ambienti estremi".