Consegnati i dati preliminari di una ricerca dell’Università di Hong Kong sull’evoluzione del Covid-19
Settanta volte più veloce della variante Delta nel moltiplicarsi nei bronchi umani, ma meno ‘efficiente’ nei polmoni: uno studio dell’Università di Hong Kong sembra far luce sulla straordinaria capacità della variante Omicron di diffondersi, mentre il rallentamento della moltiplicazione nelle cellule polmonari giustificherebbe la minore gravità della malattia che è stata riportata finora. Per il momento si tratta di dati preliminari e i ricercatori sono molto cauti: “È importante notare che la gravità della malattia negli esseri umani non è determinata solo dalla replicazione del virus, ma anche dalla risposta immunitaria dell’ospite all’infezione, che può portare a una disregolazione del sistema immunitario innato, ad esempio alla tempesta di citochine”, ha chiarito il coordinatore dello studio Chan Chi-wai, del Center for Immunology and Infection dell’Hong Kong Science and Technology Park.
E proprio nel giorno in cui si rileva che sono stati superati i 3mila casi in Europa, e ieri sono state registrate 529 nuove infezioni, la ricerca assume un significato ancora più importante. La terza dose viene anche raccomandata da Moderna, che rileva come una dose di richiamo del suo vaccino da 50 μg (microgrammi) abbia aumentato significativamente la risposta immunitaria contro Omicron. “Ci aspettiamo – precisa Moderna, riferendo quanto è stato osservato nel setting Omicron presentato dal dottor Fauci – di avere nella prossima settimana i dati sulla dose booster da 100 μg e sui nostri approcci vaccinali multivalenti”. Accelerazione poi per il vaccino anti-Covid di Novavax: il comitato per i medicinali a uso umano dell’Ema terrà una riunione straordinaria il 20 dicembre per discutere della sua approvazione.