Scienze

Un'esplosione da far impallidire le stelle

Scoperta la causa dell'improvviso pallore di Betelgeuse tra il 2019 e il 2020

16 agosto 2020
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Una gigantesca eruzione sarebbe la causa più probabile dell'improvviso pallore della stella Betelgeuse, che a cavallo tra 2019 e 2020 aveva fatto preoccupare gli astronomi tanto da far sospettare perfino un'imminente esplosione. A risolvere il suo mistero è il telescopio spaziale Hubble, di Nasa e Agenzia spaziale europea (Esa): grazie alle sue osservazioni nell'ultravioletto, è stato possibile individuare l'espulsione dalla superficie stellare di un'enorme quantità di materiale incandescente, che avrebbe poi formato una nube di polvere responsabile dell'offuscamento. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista The Astrophysical Journal.

Secondo la ricostruzione dei ricercatori, da settembre a novembre 2019 un'enorme massa di plasma ultracaldo si è sollevata dalla superficie di Betelgeuse per dirigersi verso la sua atmosfera esterna: da qui ha continuato a viaggiare per milioni di chilometri, raffreddandosi e trasformandosi in un'immensa nube di polvere, proprio quella che per mesi ha oscurato circa un quarto della superficie della supergigante rossa rendendola quasi irriconoscibile fino ad aprile.

"Con Hubble abbiamo osservato il materiale mentre abbandonava la superficie visibile della stella e si allontanava attraverso la sua atmosfera, prima che si formasse la polvere che l'ha oscurata", spiega Andrea Dupree, direttore associato del Centro Harvard-Smithsonian per l'astrofisica a Cambridge. "Abbiamo così potuto vedere l'effetto di una regione densa e calda che dalla porzione sudorientale della stella si è spostata verso l'esterno. Era materiale da due a quattro volte più brillante della normale luminosità della stella. Poi, circa un mese dopo, l'emisfero meridionale di Betelgeuse si è oscurato in modo evidente, man mano che la stella appariva più pallida. Pensiamo sia possibile che l'emissione rilevata da Hubble abbia prodotto una nube scura".