Scienze

Insight è atterrato e manda foto da Marte

A missione compiuta è giunta una prima polverosa immagine del paesaggio marziano

(Keystone)
26 novembre 2018
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A sei anni dall’atterraggio del rover Curiosity e a quattordici dall’arrivo di Opportunity, Insight è il 15esimo veicolo a toccare il suolo di Marte dal 1971, anno in cui il sovietico Mars 2 andò in pezzi durante la manovra di discesa. Il nuovo lander, che si aggiunge così ai suddetti due veicoli Nasa già operativi, si prepara a raccogliere ulteriori segreti del Pianeta Rosso, puntando la sua strumentazione nel cuore del pianeta per studiarne gli aspetti geologici e quelli legati ai terremoti. Non a caso, a quella che è a tutti gli effetti una missione internazionale, ha lavorato anche un professore di sismologia e geodinamica del Politecnico di Zurigo, Domenico Giardini, italiano che vive in Svizzera.

Tutto è iniziato ieri alle 20.40, quando Insight ha completato con successo ogni singolo passo di una procedura di atterraggio durata sette minuti. I sette minuti che gli scienziati della Nasa hanno chiamato “di terrore”, trascorsi davanti alle postazioni allestite al Propulsion Laboratory di Pasadena in California.
Accompagnata da un applauso ad ogni parziale ‘missione compiuta’, i fatidici sette minuti si sono aperti alle 20.40 con la separazione della sonda dalla piattaforma che l’aveva condotta sino a Marte; un minuto dopo, Insight ha cambiato orientamento, posizionandosi correttamente per attraversare l’atmosfera del pianeta; sei minuti più tardi, alla velocità di quasi 20mila chilometri orari, ha preso il via la delicata fase della discesa, protetta da uno scudo termico; pochi secondi più tardi, come previsto, la decelerazione ha toccato il suo picco e il surriscaldamento ha causato un temporaneo blackout radio; ripristinato il contatto, e separatosi dallo scudo termico, Insight ha dispiegato le sue tre ‘zampe’ e ha attivato il radar per misurare la distanza dal suolo.

L’appassionante countdown della diretta streaming, passato rapidamente da 800 metri a poche decine, ha sancito un atterraggio “Flawless”, perfetto, condito da una prima elementare e polverosa immagine del terreno marziano e dal tanto atteso ‘beep’, ultima e decisiva conferma che il lander è in buona salute. ‘Beep’ festeggiato da tutto il Propulsion Laboratory con un abbraccio collettivo.