Musica

Addio ad Angela Alvarez, la bisnonna del Grammy

È morta all’età di 97 anni negli Stati Uniti, dove era emigrata tanti anni fa fuggendo da Cuba. Due anni fa il Latin Grammy

Aveva 92 anni
(Keystone)
9 dicembre 2024
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Angela Alvarez, la bisnonna cubana che, quasi centenaria era diventata due anni fa la più vecchia artista a vincere un Latin Grammy, è morta all’età di 97 anni negli Stati Uniti, dove era emigrata tanti anni fa. Lo ha annunciato il nipote Carlos José Alvarez, musicista anche lui e il produttore del primo e unico album di Angela uscito nel 2021, 15 brani che evocano il sound di un night dell’Avana.

Fuggita nel 1962 dall’isola di Fidel Castro, Angela aveva sognato fin da bambina di fare la cantante, ma le necessità della vita avevano avuto la meglio sui desideri e la giovane donna, per sbarcare il lunario, era stata costretta a lavorare come donna delle pulizie in una banca del Colorado. “A volte mi trovo a darmi i pizzicotti”, aveva detto al Washington Post che l’aveva intervistata alla vigilia dei Grammy. Bisnonna Alvarez aveva 14 anni quando, brava a suonare pianoforte e la chitarra, aveva composto la prima canzone.

Dalla famiglia a ‘Miss Angela’

A 16 anni aveva chiesto al padre di fare della musica un mestiere: “Canterai per la famiglia, non per il mondo”, le aveva risposto il genitore. Tre anni dopo, le nozze, poi quattro figli da mantenere. Non un problema a Cuba dove la famiglia era benestante, ma la rivoluzione di Fidel aveva cambiato le cose: con il marito Orlando, Angela aveva deciso di scappare. Fu una fuga a puntate: prima, a malincuore, i figli da soli perché le autorità non avevano concesso ai genitori il lasciapassare; due anni dopo la mamma e altri quattro anni dopo il papà. Per sostenere la famiglia, Angela aveva trovato lavoro come donna delle pulizie. Le restava la musica per portare allegria nel piccolo appartamento dove aveva trovato rifugio. Negli anni Angela aveva composto cinquanta canzoni – un vero e proprio diario musicale – a esclusivo ascolto dei suoi cari, proprio come le aveva chiesto il padre. Le cose erano cambiate quando il nipote, compositore di mestiere, aveva deciso di registrarle in omaggio alla donna che aveva influenzato la sua carriera. L’album era stato l’inizio: un amico di Carlos, l’attore Andy García, si era prestato a fare da voce narrante a un documentario, ‘Miss Angela’ sulla storia della nonna.