‘Un cambiamento che guarda tuttavia alla continuità del progetto’. Il festival di letteratura e traduzione di Bellinzona torna dal 15 al 18 settembre
La diciassettesima edizione di Babel ritorna dal 15 al 18 settembre a Bellinzona con una novità: il cambio al vertice per la direzione artistica. Sarà Matteo Campagnoli a guidare la rassegna letteraria. "Un cambiamento che guarda tuttavia alla continuità del progetto", si legge nel comunicato.
Matteo Campagnoli è tra i fondatori del festival, di cui ha diretto il Settore ricerca fin dalla prima edizione nel 2006. Nato a Milano nel 1970, Campagnoli è scrittore, fotografo e traduttore, tra gli altri, dei poeti Premio Nobel Derek Walcott e Iosif Brodskij per la casa editrice Adelphi. Succede nella direzione artistica a Vanni Bianconi, di recente passato alla Rsi in qualità di responsabile della programmazione culturale.
"L’idea, o meglio la necessità, di guardare la letteratura attraverso il prisma della traduzione, intesa sia in senso letterale che metaforico; l’attenzione verso tutto ciò che è ibrido, ciò che nasce dall’incontro con l’altro da sé, così come la riflessione sulla complessità di tali relazioni, sono ancora pressanti tanto quanto lo erano quando, grazie a Vanni Bianconi, è cominciata l’avventura di Babel – spiega il nuovo direttore –. Per questo posso senz’altro dire che continueremo nel solco di quanto abbiamo fatto finora, portando al pubblico nuovi autori e nuove autrici che lavorano ai confini tra lingue e culture e che, con le loro storie, interrogano costantemente il mondo in cui viviamo".
Dopo l’edizione dedicata al mito di Babele, all’origine della diaspora e alla moltiplicazione delle lingue, quest’anno Babel si concentra su un altro caposaldo della sua ricerca: il rapporto tra i vari linguaggi artistici. Dal 15 al 18 settembre 2022, Babel invita autori e autrici che lavorano tra più discipline o la cui scrittura si nutre fortemente di altre arti, coniugando come sempre la propria ricerca nel maggior numero di forme possibili.