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La Collezione Petignat trova casa al Masi di Lugano

I collezionisti Jocelyne e Fabrice Petignat hanno donato al Museo d'arte della Svizzera italiana la loro raccolta di oltre 650 opere

Mika Rottenberg Performance Stills (Texture & Legs) 2008
(Mika Rottenberg)
5 dicembre 2024
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La collezione del Masi, il Museo d’arte della Svizzera italiana, si arricchisce di oltre 650 opere d'arte contemporanea grazie alla donazione dell'intera Collezione Petignat; alcune opere della donazione sono già esposte a Palazzo Reali.
La raccolta, frutto di quarant'anni di ricerca sul campo da parte dei collezionisti Jocelyne e Fabrice Petignat, offre una panoramica delle tendenze artistiche internazionali degli ultimi decenni, con particolare attenzione alla scena svizzera.

La collezione si distingue per il suo carattere personale, concentrandosi principalmente su opere su carta ed edizioni di formato medio-piccolo. I Petignat hanno costruito la loro raccolta attraverso relazioni dirette con artiste e artisti, in diversi casi scoperti e sostenuti agli esordi delle loro carriere. È il caso della videoartista Pipilotti Rist, di cui i collezionisti sono stati tra i primi sostenitori all’inizio degli anni Novanta, così come di artisti poi affermatisi sulla scena internazionale come Vanessa Beecroft, Miriam Cahn e Wolfgang Tillmans.

La donazione include opere di figure di primo piano dell'arte contemporanea come Marina Abramović, Alighiero Boetti, Christian Boltanski e Maurizio Cattelan. Tra i temi centrali della collezione spiccano l'avvento della videoarte, il femminismo, l'influenza del punk nelle arti visive e il rinnovamento della pittura contemporanea.

“La collezione non riflette solo i nostri gusti e orientamenti, ma anche le relazioni profonde che abbiamo coltivato con luoghi e persone nel corso del tempo", hanno commentato, citati nel comunicato stampa del Masi, i Petignat, sottolineando in particolare il loro legame con il Ticino: per questo “riteniamo che il Masi sia il luogo ideale per custodire al meglio la nostra raccolta, rendendola accessibile al pubblico”. Il direttore del Masi Tobia Bezzola ha evidenziato come questa donazione arricchisca significativamente il nucleo di opere di artisti svizzeri degli anni Cinquanta e Sessanta. “La donazione è, inoltre, una grande attestazione di fiducia all’interno di un rapporto, quello tra il museo e i collezionisti privati, che è molto prezioso per la nostra istituzione e che va a beneficio dell’intera collettività”.

L'integrazione della Collezione Petignat nelle raccolte del museo avverrà gradualmente. Due sale di Palazzo Reali sono già state destinate all'inventario delle opere, iniziato lo scorso ottobre.