Arte

Rinviata dopo il 2032 l'Esposizione nazionale (Nexpo) diffusa

Agendata per il 2027, le 26 Città fondatrici (fra cui Lugano) hanno stabilito di rimandare il grande evento per il sostengo economico federale

La Confederazione non ha confermato i fondi finanziari per il 2027, così Città e Comuni organizzatori hanno rimandato l’evento
(Keystone)
15 maggio 2023
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La prossima esposizione nazionale svizzera, denominata "Nexpo", si terrà nel 2032 e non, come ipotizzato, a partire dal 2027. È quanto prevedono 26 tra città e comuni – tra cui Lugano – sparpagliati in 18 cantoni che hanno aderito finora all'organizzazione dell'evento.

Questo rinvio, si legge in una nota odierna, arriva in seguito a una decisione presa dal Consiglio federale lo scorso marzo. Il governo ha infatti comunicato che, a causa della difficile situazione delle tasche della Confederazione, non si sarebbe pronunciato su un eventuale sostegno finanziario a un'expo prima del 2028.

I sindaci e i rappresentanti delle dieci maggiori città svizzere hanno presentato oggi a Berna la loro idea per la prossima esposizione nazionale. Contrariamente al passato, quando si svolgeva in una regione specifica, l'intenzione è che l'appuntamento abbracci l'intero Paese, una prima assoluta.

Expo decentralizzata

Non sarà una classica esposizione "in un sito definito e recintato", ha detto, citato nel comunicato, il municipale di Lugano Filippo Lombardi. Verranno costruiti "ponti tra il centro e la periferia, dalla città alle montagne, creando luoghi di incontro al di là di ogni barriera linguistica", ha aggiunto. "Soprattutto ora, in questi tempi di crisi, un'expo è più necessaria che mai", ha sottolineato da parte sua il sindaco di Berna Alec von Graffenried.

Non si tratta comunque dell'unico progetto esistente: un altro è ad esempio quello chiamato X27, che prevede una mostra nazionale presso l'aeroporto di Dübendorf (ZH). Nell'ottobre scorso, è stata firmata una dichiarazione di cooperazione, che apre la via a una candidatura comune. Con altre iniziative, viene assicurato nel comunicato, sono in corso colloqui. Tra queste c'è il progetto Muntagna, caldeggiato dai cantoni dell'arco alpino, Ticino compreso. Entro il 2026 bisognerà decidere quale strada prendere.

Ventisei fra Città e Comuni

Tra quelle che vengono definite le città fondatrici di Nexpo vi è anche Lugano, insieme a Basilea, Berna, Bienne (BE), Ginevra, Losanna, Lucerna, San Gallo, Winterthur (ZH) e Zurigo. All'iniziativa prenderanno inoltre parte Aarau, Coira, Frauenfeld, Friburgo, Glarona, Grindelwald (BE), La-Chaux-de-Fonds (NE), Neuchâtel, Pontresina (GR), Porrentruy (JU), Saas-Fee (VS), Sciaffusa, Sion, St. Moritz (GR), Uster (ZH) e Zugo. Altri potrebbero comunque aggiungersi strada facendo.

Le dieci principali città si occuperanno ciascuna di uno dei temi di tensione sociale del XXI secolo, legati alla storia e all'identità della regione. A Lugano toccherebbero gli argomenti realtà e virtualità.

Sostenibilità e partecipazione

La volontà è quella di creare una manifestazione sostenibile e orientata al futuro, oltre che, come detto, decentralizzata. Ci si concentrerà quindi su edifici esistenti che verranno riutilizzati, piuttosto che su grandi costruzioni nuove da demolire quando calerà il sipario. Potrebbe anche trattarsi di luoghi e istituzioni che la popolazione non ha occasione di conoscere nella vita di tutti i giorni.

Al centro dell'evento vi sarà una Svizzera che deve vedersela con gli attuali problemi di convivenza, supera le divisioni e rafforza la coesione nazionale, evidenziano gli organizzatori. "Ogni generazione ha diritto a un'esposizione nazionale che affronti le questioni e le sfide del momento e crei prospettive per il futuro", ha riassunto von Graffenried.

Le varie aree tematiche saranno collegate tra loro da cosiddetti percorsi Nexpo, che attraverseranno tutta la Svizzera. Un altro aspetto centrale sarà l'adesione in prima persona della gente: l'expo classica invita le persone a guardare e a stupirsi, mentre Nexpo è un incitamento a partecipare, ha dichiarato Sibylle Lichtensteiger, alla guida del team che sta perfezionando la concezione artistica dell'evento.