Arte

Ritorna il paradiso di Elisarion

Il Monte Verità ritrova il padiglione Elisarion, ultimo elemento in restauro, con il polittico di Elisàr von Kupffer ‘Il chiaro mondo dei beati.’

29 marzo 2021
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Il paradiso come concepito da Elisàr von Kupffer: così il restauratore Christian Marty ci presenta ‘Il chiaro mondo dei beati’, il polittico realizzato quasi un secolo fa e che finalmente torna accessibile al pubblico con la riapertura, il primo aprile, del padiglione Elisarion, ultimo tassello mancante del complesso museale del Monte Verità di Ascona.

Per comprendere il senso di questo dipinto circolare, composto da 16 pannelli, bisogna tuttavia guardare a Minusio: l’opera è stata infatti realizzata per l’Elisarion, il “santuario artistico” che von Kupffer fondò insieme al suo compagno Eduard von Mayer. «Quello con cui abbiamo a che fare è un ‘Gesamtkunstwerk’, un’opera d’arte totale» prosegue Marty. Elisàr von Kupffer non fu solo un pittore e neppure solo un artista in grado di spaziare dalla poesia al teatro. ‘Il chiaro mondo dei beati’ va compreso partendo dal Clarismo, movimento filosofico-spirituale, praticamente una religione per il rinnovamento dell’umanità da raggiungere anche tramita la parità, o il superamento, dei sessi. «Per questo l’opera contiene le immagini di 84 uomini nudi, ma sono figure androgine, non completamente maschili» ci spiega Marty. È questo che rende ‘Il chiaro mondo dei beati’ un’opera particolare, diversa sia dai lavori di altri artisti del primo Novecento, sia da altre opere di grande formato che raffigurano il paradiso e che nella storia dell’arte non mancano. Anche per questo il restauro è stato impostato non sono come recupero, ma anche come “messa in scena”, con un baldacchino al centro della sala voluto per ricreare l’ambiente di un tempio, per unire – spiega sempre Marty – l’aspetto prettamente artistico a quello più spirituale di un luogo riservato innanzitutto agli iniziati.

Questo vale per la collocazione originale del polittico, all’Elisarion di Minusio. «Elisàr von Kupffer morì nel 1942 mentre il suo compagno Eduard von Mayer gli sopravvisse diversi anni, donando tutto al momento della propria morte, nel 1960. Il Cantone non era interessato, ma il Comune di Minusio sì e ha traformato l’edificio in un centro culturale». Senza però i dipinti che andarono perduti: a salvare ‘Il chiaro mondo dei beati’ fu il celebre curatore d‘arte Harald Szeemann. Il polittico venne integrato nell’esposizione ‘Monte Verità. Le mammelle della verità’ che girò per l’Europa, dopo di che venne costruito, al Monte Verità, un padiglione per accoglierla.

All’epoca, ci spiega Marty, l’opera venne semplicemente “abbellita” per essere esposta, senza un vero e proprio lavoro di restauro che si è reso necessario. Realizzato da Christian Marty insieme a Petra Helm, l’intervento è stato promosso dalla Fondazione Monte Verità e dall’Associazione Pro Elisarion con il sostegno della Confederazione, del Cantone, del Comune di Minusio e di fondazioni private. 

I lavori, ci spiega Marty, sono stati effettuati all’interno del padiglione, date le dimensioni dei pannelli. In che condizioni era il polittico? «Ha sofferto molto: i pezzi sono stati piegati e arrotolati e anche le condizioni climatiche del padiglione non erano adeguate, la pittura ad acqua ha reagito male agli sbalzi di temperatura e umidità». Alcune tele hanno quindi perso più colore di altre, ma il restauro evita di “andare troppo in là” cancellando ogni traccia del tempo trascorso, per cui queste differenze sono in parte state lasciate. Ma, prosegue Marty, uno dei pannelli è stato ricostruito: si tratta di quello in entrata, andato perduto e rifatto grazie a una vecchia foto in bianco e nero.

Quale la parte più difficile del lavoro? «Mettere insieme i sedici pezzi per formare un’unica opera: alcuni misurano tre metri e venti, altri tre metri e cinquanta, e non sono più rettangolari perché con il tempo la tela si è accorciata da un lato e allungata dall’altro».

Il padiglione sarà aperto sabato e dalle 14 alle 18 e domenica e festivi con orario 10-13 e 14-18. Apertura straordinaria giovedì 1º e venerdì 2 aprile dalle 14 alle 18.