Le direttive sui comportamenti inadeguati in ambito scolastico definiscono lo scopo, le modalità e la procedura di notifica, nonché la natura dei “comportamenti inadeguati” a cui si riferiscono. Ora, dopo averle introdotte nel giugno del 2023 ai quadri scolastici cantonali, queste direttive sono state estese anche agli istituti scolastici comunali.
Le direttive – elaborate coinvolgendo il Collegio degli ispettori delle scuole comunali, la Conferenza dei direttori degli istituti scolastici comunali e l’Associazione dei Comuni ticinesi – hanno lo scopo “mettere al centro del proprio operato il benessere e lo sviluppo armonioso di allieve e allievi, puntando a garantire un ambiente sicuro in cui possano vivere, imparare e crescere. Questo impegno si realizza attraverso un’azione concertata su più livelli – pedagogico, didattico e relazionale –, sempre nel rispetto dei diritti di ogni alunna e alunno”, fa sapere il Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs). “Consapevole delle proprie responsabilità, la scuola si impegna a intervenire nei casi in cui questi diritti non siano rispettati, avvalendosi di risorse interne o esterne al contesto scolastico. Un compito che richiede attenzione costante e un aggiornamento continuo delle pratiche e degli strumenti utilizzati”.
Il Decs ricorda poi l’istituzione, avvenuta nel 2021, del Servizio di consulenza in ambito scolastico per situazioni di possibili maltrattamenti o abusi sessuali su minori. “Questo servizio è preposto all’analisi e all’approfondimento di situazioni critiche in caso di sospetto di maltrattamento fisico, psicologico, negligenza o abuso sessuale su minori”.