L'Up del Gran Consiglio chiede al plenum di designare l'ex pretora di Lugano alla presidenza dell'autorità dinanzi a cui si impugnano le sentenze del Cdm
L’Ufficio presidenziale (Up) del Gran Consiglio si è finalmente svegliato! Nell’edizione online di lunedì 25 e in quella cartacea del giorno dopo, ‘laRegione’ ha ricordato che da mesi la Commissione di ricorso sulla magistratura è senza presidente e questo perché Emanuela Epiney-Colombo, già giudice del Tribunale d’appello, ha cessato il proprio mandato a fine giugno per raggiunti limiti di età. Ebbene sul sito del Cantone è appena uscito… il rapporto dell’Ufficio presidenziale del parlamento “concernente l’elezione del presidente della Commissione di ricorso sulla magistratura per il periodo di nomina sino al 31 dicembre 2025”. L’Up propone così al plenum del Gran Consiglio la nomina dell’avvocata Franca Galfetti, ex magistrata di lunga esperienza e presidente per diversi anni della Sezione 3 della Pretura di Lugano.
Classe 1959, liceo a Lugano, laurea in diritto all’Università di Losanna, brevetto di avvocato nel 1987 e quello di notaio l’anno seguente. Galfetti è stata anche giurista redattrice alla Pretura di Lugano, Sezione 1. Dal 1988 al ’96 svolge inoltre la funzione di segretario-assessore nelle sezioni 3, 5 e 6 sempre della Pretura di Lugano. Nel maggio del 2002 la nomina a pretore della Sezione 1 del Distretto di Lugano: subentra a Werner Walser, eletto dal Gran Consiglio giudice d’Appello.
La designazione del o della presidente della Commissione di ricorso sulla magistratura, spiega l’Ufficio presidenziale del parlamento nel rapporto, “non soggiace alla procedura del concorso pubblico e dell’esame e del preavviso delle nuove candidature da parte della Commissione di esperti indipendenti per l’elezione dei magistrati. Infatti, questa procedura si applica unicamente all’elezione dei magistrati indicati in modo esaustivo dall’art. 36 cpv. 1 lett. da a) a f) della Costituzione cantonale; il Presidente, i membri e i supplenti della Commissione di ricorso sulla magistratura non figurano in tale elenco”.
In base alla Legge sul Gran Consiglio, le sentenze del Consiglio della magistratura – l’autorità che vigila sul funzionamento dell’apparato giudiziario in Ticino, con potere disciplinare su giudici e procuratori pubblici – possono essere impugnate (entro trenta giorni) davanti alla Commissione di ricorso sulla magistratura. La decisione di quest’ultima “è inappellabile e immediatamente esecutiva”. La commissione è composta, oltre che da un/a presidente, da due membri – che oggi sono il giudice del Tribunale penale federale Roy Garré e l’avvocato Alfio Mazzola – e da due supplenti: attualmente gli avvocati Nicola Fornara e Mario Borradori.
La Commissione di ricorso tornerà quindi a breve, così si spera, al completo. Peraltro in un momento delicato considerando il cosiddetto caos Tpc, con gli interventi del Consiglio della magistratura e conseguenti ricorsi.