Positivo il bilancio della campagna di collocamento. Il numero di chi sceglie di abbinare la scuola al lavoro è il più alto degli ultimi vent’anni
Sono 2’617 i nuovi contratti di apprendistato duale registrati nel 2024. «Un risultato davvero notevole», lo ha definito la consigliera di Stato Marina Carobbio, alla testa del Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs), presentando il bilancio della campagna di collocamento e le scelte dei giovani dopo la scuola media. «Si tratta di ben 134 contratti in più rispetto allo scorso anno. Il numero più alto degli ultimi vent’anni», osserva Carobbio. E rimarca: «Queste cifre indicano che in Ticino vi è un interesse sempre più marcato per il settore della formazione professionale. Un settore al quale al Sud delle Alpi è purtroppo stata attribuita storicamente una considerazione insufficiente, ma che offre invece, oggi più che mai, notevoli sbocchi, tanto alle professioni quanto a successivi percorsi formativi».
È dunque positivo il bilancio della campagna di collocamento, presentato stamane a Bellinzona durante la tradizionale conferenza stampa autunnale. «Tanti sono stati gli sforzi messi in atto da diversi anni dal Dipartimento e dalla Divisione della formazione professionale, che stanno iniziando a dare i loro frutti», rileva la direttrice del Decs. Carobbio non ci gira intorno: «Per mantenere e rafforzare questi risultati è necessario proseguire pure negli anni a venire nell’investimento atto a favorire le ‘transizioni’ durante la formazione e garantire l’inserimento e la permanenza nel mondo del lavoro, come previsto peraltro dal Programma di legislatura 2023-2027». Non solo. «Con un interesse crescente verso la formazione professionale e un numero in aumento di posti di apprendistato messi a disposizione dalle aziende – afferma la ‘ministra‘ della scuola – il sistema formativo cantonale dimostra la sua capacità di adattarsi alle esigenze della società e del mercato del lavoro. Ciò detto, si tratta però anche di assicurare risorse adeguate a tale proposito».
Necessario in tal senso favorire un cambiamento culturale, spiega Carobbio, «facendo conoscere gli atout del settore della formazione professionale e le sue innumerevoli sfaccettature». Di più. «Si tratta anche di cominciare presto a mettere le ragazze e i ragazzi a contatto con il mondo delle professioni, così da favorire scelte che siano il più consapevoli e il meno stereotipate possibile». Già, gli stereotipi di genere. Le priorità per la direttrice del Decs sono quindi due: «L’investimento sulla formazione professionale rimane e deve rimanere all’ordine del giorno, come pure quello sulle scelte libere da stereotipi di genere. Stereotipi che limitano purtroppo ancora fortemente lo sguardo sul ricco ventaglio delle professioni».
Venendo alle cifre, mette in luce il capo dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale (Uosp) Massimo Genasci-Borgna, «l’attività nelle scuole medie nell’anno scolastico 2023/2024 è stata intensa, con 6’635 consulenze individuali ad allievi di terza e quarta, seicento incontri collettivi con le classi e più di settanta serate cui hanno partecipato circa 4’300 genitori». In merito, evidenzia, «un altro dato interessante è che in alcuni periodi dell’anno erano necessarie anche sei settimane d’attesa per parlare con l’orientatore». Cartina al tornasole del bisogno di questa figura, dice il capo dell’Uosp. Non da ultimo, in questo periodo sono anche stati effettuati degli stage di orientamento da oltre 6’200 allievi.
Infografica laRegione/Dati Decs
Scelte effettive degli allievi di quarta media dopo l’anno scolastico 2023/2024
Riguardo alle scelte effettuate al termine della scuola media, illustra Genasci-Borgna, «registriamo una sostanziale parità tra chi opta per una formazione professionale in una scuola a tempo pieno o in azienda e chi sceglie il liceo o la scuola cantonale di commercio. Quote più ridotte di alunni e alunne hanno invece optato per i corsi preparatori alla formazione professionale, per scuole specializzate a numero chiuso e per altre scelte, compresa la ripetizione della quarta media». Genasci-Borgna si sofferma su un dato in particolare: «A livello di tirocinio abbiamo un 71% di ragazzi e un 29% di ragazze, mentre nelle altre scelte la differenza non è così netta. Perché questo dato è importante?», si chiede. «È fondamentale che una scelta non venga esclusa a priori solo perché considerata troppo maschile o troppo femminile».
La richiesta di accompagnamento alla scelta non si esaurisce però nelle scuole medie. «È sempre più presente – chiosa Genasci-Borgna – anche nelle successive fasi della vita. Quest’anno 2’729 giovani adulti e adulti hanno fatto capo agli orientatori per riorientamenti, per la scelta di studi a livello terziario e per lo sviluppo di carriera. Tra essi, vi sono anche 126 liceali e allievi della Scuola cantonale di commercio che si sono riorientati verso una formazione professionale di base».
Per l’aggiunto al direttore della Divisione della formazione professionale Oscar Gonzalez, «l’eccezionale risultato della campagna di collocamento conferma e rafforza la tendenza positiva in atto dal 2020. Tutti i settori professionali hanno registrato incrementi: dall’agricoltura all’artigianato, passando dall’industria e dal commercio, fino al settore sanitario». Le nuove ‘entrate’ nella formazione professionale sono in tutto 4’110, considerati anche gli apprendistati in una scuola a tempo pieno. «Un ottimo dato – dichiara Gonzalez – che è anche il frutto degli investimenti messi in campo nell’ultimo quadriennio dal Cantone, assieme alle organizzazioni del mondo del lavoro, per la valorizzazione delle opportunità offerte dalla formazione professionale con giovani, genitori e aziende. Un impegno che proseguirà anche negli anni a venire».
Finita una campagna di collocamento, ne inizia subito un’altra. Sul sito orientamento.ch e sulla Biz App sono già disponibili oltre 450 nuovi posti di apprendistato per l’anno scolastico 2025/2026, nonché un ampio repertorio di aziende disponibili a ospitare stage di orientamento, con più di 5’300 indirizzi. Da giovedì 14 a domenica 17 novembre si terrà inoltre l’iniziativa ‘Le Millestrade delle professioni sanitarie 2024’, con tredici porte aperte in strutture pubbliche e private e nei servizi ambulanze. Maggiori informazioni sul sito di Millestrade.