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‘I valori dell'Osc sono ora nero su bianco, e ci orienteranno’

Presentata la nuova Carta dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale. De Rosa: ‘La politica riconosce l'importanza di questo ente’

Presentata oggi a Mendrisio
(Ti-Press)
10 ottobre 2024
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Un documento che mette nero su bianco la missione, la visione e (soprattutto) i principi che tracciano la via della sociopsichiatria pubblica in futuro. Oggi, in occasione della giornata mondiale della salute mentale, è stata presentata la nuova ‘Carta dei valori’ dell’organizzazione sociopsichiatrica cantonale (Osc). «Questo documento serve a rafforzare ancora di più la cultura organizzativa e per condividere l’approccio terapeutico. Aspetti che vanno ovviamente a beneficio dei pazienti», sottolinea il direttore del Dipartimento sanità e socialità del Dss Raffaele De Rosa. «L’importanza dell’Osc è riconosciuta dalla politica, con il Gran Consiglio che ha accolto le nostre richieste di potenziamento». Il riferimento è alla recente approvazione di un credito di oltre 12 milioni di franchi per il comparto della logistica e della struttura di Casvegno.

Tornando al documento, «sancisce l’impegno del nostro ente a favore di una psichiatria pubblica attenta, inclusiva e pubblica», dichiara orgoglioso il direttore dell’Osc Daniele Intraina. «Nei prossimi anni lavoreremo per potenziare soluzioni a bassa soglia. Ovvero, facilitare l’integrazione sociale e abitativa degli utenti e intervenire precocemente in situazioni di disagio». Un esempio? «La creazione di un secondo servizio di ‘home treatment’, trattamento a domicilio, nel Luganese. Questo permetterà di ricevere cure, anche acute, direttamente a casa, in un ambiente familiare».

Magda Chiesa, direttrice delle cure Osc, ha invece elencato «i sette capitoli che compongono la missione dell’Organizzazione». Tra questi: la promozione della salute mentale, facilitare l’accesso alle cure, offrire progetti di inserimento sociale, agire con etica e responsabilità «anche economica», sottolinea Chiesa. «Non c’è salute senza salute mentale», è invece il messaggio lanciato dal direttore medico della clinica psichiatrica cantonale Zefiro Mellacqua.