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Ortopedia al Sant’Anna di Como sotto pressione

Il reparto di ortopedia dell’ospedale Sant’Anna sembrava destinato a chiudere per mancanza di specialisti. Trovare ortopedici sembra infatti sempre più difficile, quasi “come cercare un ago in un pagliaio”. Per evitare di infliggere un nuovo colpo al più importante ospedale comasco, con conseguenze sempre più pesanti per i pazienti, l’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) lariana ha deciso di chiamare una società privata per trovare ortopedici, in modo da evitare “l’interruzione di un pubblico servizio”.

La procedura è stata decisa e portata a termine in pochissimi giorni, perché l’ospedale rischiava di non poter più curare i pazienti gravi nella sede di San Fermo, dopo aver già deciso di dirottare i casi non urgenti al Gaetano Pini di Milano e all’ospedale di Circolo di Varese. Con una delibera firmata nei giorni scorsi, l’Asst lariana ha assegnato per il mese di luglio il servizio di assistenza medica ortopedica per l’emergenza del Sant’Anna alla ‘Gap Med’ (società di professionisti in grado di offrire assistenza in diversi ambiti tra cui anestesia, medicina di emergenza, ortopedia, chirurgia, radiologia e infermieristica) di Milano.

Scrive in una nota Asst lariana: “Il susseguirsi di una serie di eventi, tra i quali le dimissioni di tre dirigenti medici specialisti e di due dirigenti medici specializzandi, nonché il congedo parentale improvviso di due dirigenti medici, ha gradualmente ridotto l’organico del reparto di ortopedia e traumatologia, rendendone impossibile la piena operatività e mettendo a rischio il corretto funzionamento del pronto soccorso”. Si apprende anche che lo scorso anno un primo bando dell’Asst lariana per assumere sei specialisti è stato deserto, mentre al secondo tentativo di assumere medici avevano risposto dieci ortopedici, ma solo due specializzandi sono poi entrati in servizio. Senza esito positivo anche la richiesta di convenzione inviata alle altre Asst lombarde, così come hanno portato risultati scarsi per non dire nulli le selezioni di liberi professionisti effettuate dall’Azienda socio sanitaria territoriale comasca e dal Gaetano Pini di Milano.

Insomma, è sempre più difficile trovare medici, anche perché continua la fuga di camici bianchi, verso la Svizzera, in Canton Ticino in primis, e altri Paesi stranieri. C’è anche chi abbandona le strutture pubbliche per andare a lavorare in ospedali e cliniche privati. Da qualche anno a questa parte si è aggiunto il richiamo di società che mettono a disposizione medici a gettone. Come fa sapere con una nota l’Asst Lariana, dopo aver tentato “azioni organizzative” per garantire “la copertura dei turni e la conseguente piena operatività del servizio”, si è vista costretta ad attivare “una procedura per l’affidamento diretto del servizio” a una società esterna.

C’è d’aggiungere che il primario di ortopedia – individuato da mesi – non è ancora in servizio: arriverà solo il 1° agosto perché si tratta di un docente dell’Università dell’Insubria, Michele Francesco Surace, e “l’ateneo non ha autorizzato il convenzionamento prima di tale data”. La speranza è che ad agosto vengano assunti sette ortopedici, di cui tre specializzandi, così da superare le attuali difficoltà. In caso contrario l’accordo con la società Gap Med per i medici a gettone dovrà essere prorogato di almeno un mese. “Si è proceduto a richiedere al direttore regionale Welfare, l’autorizzazione ad attivare con urgenza una procedura per l’affidamento diretto del servizio di assistenza medica ortopedica di emergenza urgenza nell’ospedale di San Fermo, informando contestualmente il Prefetto di Como”, fa sapere l’Asst lariana. Autorizzazione arrivata per cui c’è stato l’affidamento a Gap Med, in passato già attiva al pronto soccorso di Menaggio, un reparto che si sarebbe voluto chiudere, per mancanza di medici e infermieri. Un’intenzione annunciata da Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, che ha sollevato proteste a non finire. La Regione Lombardia ora parla di potenziare l’ospedale di Menaggio. Come? Non è dato sapere.

Non si esclude possano essere chiamati anche nell’ospedale dei frontalieri, collocati tra Lario e Ceresio, medici a gettone della Gap Med, unica società a presentare un’offerta a l’Asst lariana, con uno sconto minimo rispetto alla cifra a base d’asta (garantirà ortopedici per un totale di 468 ore e altrettante ore di reperibilità al costo di 58’032 euro a fronte di una base d’asta che era di 58’660 euro). Ultima annotazione che anche gli ospedali Valduce di Como e il Manzoni di Lecco hanno fatto ricorso ai medici a gettone. Per il Sant’Anna di Como è la prima volta. E probabilmente non sarà l’unica. di Marco Marelli