Peter Schiesser è il nuovo presidente della Federazione delle Ong della Svizzera italiana (Fosit). Schiesser, che rimarrà in carica per i prossimi due anni, è stato eletto durante l’Assemblea generale della Fosit, tenutasi mercoledì a Mendrisio, e subentra a Manuela Cattaneo Chicus.
Diplomatosi in giornalismo a Urbino nel 1989, Schiesser ha in seguito lavorato come giornalista al Corriere del Ticino, poi alla Rsi. Dal 2006 al 2022 ha diretto il settimanale Azione di Migros Ticino. Il nuovo presidente della Fosit è membro di comitato della Federazione dal 2019 e siede inoltre nel consiglio della Fondazione diritti umani di Lugano.
Dopo otto anni di attività, Giampiero Gianella lascerà il comitato della Fosit. In sua sostituzione, è stata nominata Maria Teresa Gatti, coordinatrice dell’Ong Avaid. Gli altri sei membri di comitato sono dal canto loro stati riconfermati.
Quest’anno la Fosit compie inoltre venticinque anni. “Il 29 marzo 1999 – si legge in una nota – si svolgeva l’Assemblea costitutiva che ha permesso di avviare il lavoro della Federazione delle Ong della Svizzera italiana. Oggi la Federazione conta 56 membri e sostiene annualmente una cinquantina di progetti di cooperazione allo sviluppo in numerosi paesi in Africa, America latina e Asia”. Il suo lavoro, prosegue il comunicato, “è sempre molto intenso: solo nel 2023 sono stati finanziati 43 i progetti di 27 Ong in 29 paesi per un totale di 1’044’615 franchi e questo grazie ai finanziatori pubblici e privati che hanno confermato il loro importante impegno per la cooperazione internazionale allo sviluppo”.
Nel terzo anno del Programma 2021-2024, la Fosit “ha raggiunto gli obiettivi prefissati e ha chiuso il 2023 con sane finanze, mantenendo il sostegno di finanziatori pubblici e privati nonostante alcuni tagli”. Non solo. “Ha però anche dovuto confrontarsi – si spiega nella nota – con nuove tematiche in un contesto geopolitico e finanziario sempre più teso e bisogni in aumento. Le difficoltà sul terreno sono sempre presenti e le emergenze umanitarie hanno sottolineato la necessità di un approccio sempre più basato sul nesso fra cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario. Questa strategia si è già dimostrata preziosa durante la pandemia da Covid-19 in quanto permette la flessibilità necessaria per riorientare i progetti e le priorità, e continua a essere rilevante per affrontare le sfide in contesti fragili, coinvolti in conflitti o minacciati da terrorismo e cambiamento climatico”.
Nonostante queste difficoltà menzionate, aggiunge il comunicato, “la Fosit ha continuato a impegnarsi per la cooperazione internazionale, intensificando la collaborazione con la rete Federeso, la rete delle federazioni dei cantoni latini per la cooperazione internazionale, e partecipando attivamente alla consultazione sul Messaggio federale di Cooperazione internazionale 2025-2028”. E illustra: “Il supporto dei partner istituzionali e l’apporto delle fondazioni hanno contribuito a sostenere le attività della Federazione. La Fosit continua a impegnarsi ugualmente per facilitare l’aggiornamento continuo e gli scambi tra le Ong membri, a questo proposito, organizza delle formazioni, in presenza oppure online, ed eventi come il Simposio annuale”.