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Revoca della carta per ciechi e ipovedenti, ‘decisione grave’

Il titolo di trasporto non è più valido dal 1° gennaio. ‘In un momento dove l’inclusione è tanto cercata, ci viene tolta una facilitazione indispensabile’

‘Molti enti hanno evidenziato il rischio che questa decisione possa escludere categorie vulnerabili della popolazione’
(Ti-Press)
26 gennaio 2024
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«Francamente ritengo la decisione di abolire la tessera di legittimazione per viaggiatori ciechi e ipovedenti piuttosto grave, soprattutto in un momento come questo dove l’inclusione è molto cercata, sentita e voluta». Fabrizio, ipovedente da una trentina d’anni, nonché nostro lettore, non nasconde un certo disappunto. Dallo scorso 1° gennaio alliance SwissPass ha infatti revocato la validità della carta di legittimazione per ciechi e ipovedenti, anche chiamata ‘carta per ciechi’. Un annuncio già avvenuto a inizio 2023, ma entrato in funzione quest’anno. Concretamente questo significa che le persone che fino a qualche settimana fa si spostavano gratuitamente sulla rete urbana di molte città svizzere, perché in possesso di questa tessera appunto, si sono dovute munire di un titolo di trasporto valido prima di iniziare un viaggio.

Mantenuta la tessera di accompagnamento

«La carta di legittimazione per ciechi e ipovedenti è nata circa cinquant’anni fa, con l’introduzione dei distributori automatici e la conseguente abolizione della possibilità di acquisto del biglietto all’interno del veicolo», illustra da noi contattato Massimo Rodesino, responsabile del servizio tiflologico e dei mezzi ausiliari di Unitas, l’Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana. E chiarisce: «Il suo scopo era quello di consentire alle persone cieche e ipovedenti di poter viaggiare gratuitamente sui trasporti pubblici delle imprese di trasporto che hanno introdotto questo cambiamento, ossia quelli urbani di molte città svizzere». In Svizzera, stando ai dati forniti di SwissPass, prima che questo titolo di trasporto venisse revocato erano in circolazione circa 5’500 carte di legittimazione per ciechi e ipovedenti.

A partire da inizio mese, rievoca Rodesino, «SwissPass ha deciso di mantenere solo la carta di accompagnamento, a cui hanno diritto le persone con una disabilità che necessitano di un accompagnatore, che permette di acquistare solo un biglietto invece che due quando il suo detentore si sposta accompagnato». Andando a decadere la carta di legittimazione per ciechi e ipovedenti, precisa, «coloro che ne erano in possesso dovranno munirsi di un titolo di trasporto valido per poter viaggiare sui mezzi pubblici dove prima viaggiavano gratuitamente».

SwissPass: ‘Un servizio ormai obsoleto’

Per Fabrizio, le funzioni della carta di legittimazione rappresentavano «utili, se non indispensabili facilitazioni». E deplora: «Per quanto mi riguarda, sono state negate senza una valida motivazione».

Untas ha invece ricevuto delle giustificazioni da parte di SwissPass? «L’azienda – mette in luce Rodesino – ha indicato in un comunicato di ritenere che lo scopo per cui era stata introdotta la carta sia ormai obsoleto, poiché ora vi sarebbero sufficienti soluzioni per l’acquisto dei biglietti utilizzando il telefono o il distributore automatico». Non solo. «Sempre secondo alliance SwissPass – sottolinea Rodesino – l’esistenza di questa carta creerebbe una disparità di trattamento nei confronti di coloro che hanno altri tipi di disabilità poiché era destinata soltanto alle persone cieche e ipovedenti».

Per Rodesino, non sono state poche le reazioni critiche che la notizia ha generato nelle organizzazioni nazionali che operano nell’ambito della disabilità visiva: «Molti enti hanno evidenziato il rischio che questa decisione possa escludere categorie vulnerabili della popolazione». In un comunicato stampa congiunto di reazione diverse associazioni affermano infatti che, “nonostante le obiezioni delle organizzazioni nazionali, SwissPass non sta implementando alcuna misura alternativa per i disabili visivi, siano essi anziani o privi di affinità con la tecnologia. Così facendo, si corre il rischio di escludere una fascia vulnerabile della popolazione”.

Abbonamento o corse singole

I detentori di una carta di legittimazione ormai non più valevole hanno dunque dovuto munirsi di un titolo di trasporto alternativo. «Per quanto riguarda la Svizzera italiana – spiega Rodesino –, oltre alla carta di accompagnamento citata in precedenza, l’abbonamento annuale della comunità tariffale Arcobaleno è ritenuto la soluzione più pratica e conveniente per coloro che si spostano regolarmente in Ticino e nel Moesano. Ai soci di Unitas, la fondazione Emma ed Ernesto Rulfo versa inoltre la metà del costo dell’abbonamento in seconda classe dedotto l’eventuale contributo comunale». Ma anche. «Coloro che viaggiano raramente – prosegue Rodesino – possono acquistare il biglietto singolo tramite la funzione Easy ride nell’applicazione delle Ferrovie federali svizzere, attraverso i distributori automatici utilizzabili dalle persone ipovedenti attivando l’ingrandimento o nei punti di consulenza e vendita della comunità tariffale Arcobaleno. È poi anche possibile acquistare una carta per più corse da obliterare».