Ticino

‘Prezzi mezzi pubblici, aumento ingiustificabile!’

L'Associazione per la difesa del servizio pubblico: si tratta di una decisione grave e inaccettabile

Dopo la mascherina, il rincaro
(Ti-Press)
11 giugno 2023
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“Incomprensibile e inaccettabile”, Non usa giri di parole il comitato dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico (Asp) nel definire la decisione, comunicata la scorsa settimana da Cantone e Comunità tariffale Arcobaleno, di aumentare i prezzi dei trasporti pubblici “sia per gli abbonamenti (+10%) che per i biglietti (+8-9%)". Una decisione di cui l’Asp, ricordando le percentuali dell'incremento, ha preso atto con “incredulità”.

Un aumento tutt'altro che indifferente. E “questo proprio quando diversi altri Paesi hanno deciso di favorire l’uso del trasporto pubblico con forti misure di sostegno”, scrive l'associazione: “In Germania, ad esempio, è stato generalizzato l’abbonamento di 49 euro/anno valido per tutti i trasporti pubblici del Paese. In Ticino paradossalmente, nonostante l’intasamento crescente delle strade e l’inquinamento dell’aria ancora troppo elevato in alcune regioni, non è così”.

L’Asp non ha dubbi: “Si tratta di un grave errore perché è matematicamente dimostrato che diminuendo i prezzi aumentano gli utilizzatori dei mezzi pubblici, mentre avviene l’esatto contrario aumentando i prezzi di abbonamenti e biglietti”. In tal senso “ci saremmo aspettati che prima di proporre un simile aumento si fosse pensato alle conseguenze di questa scelta, soprattutto alla luce della ripresa dell’affluenza di utenti da poco iniziata dopo un periodo in cui la pandemia ne aveva tenuti lontani un gran numero”.

Non solo: l'Associazione per la difesa del servizio pubblico contesta la decisione non solo nel principio, ma pure l'entità dell’incremento. Che, aggiunge l'Asp, “non è in nessun caso giustificabile sulla base delle ragioni evocate”. Sottolinea l’associazione nel comunicato: "L'aumento dei salari e quello dei costi dell’energia sono molto lontani dal giustificare gli aumenti proposti, mentre l’aumento dell’offerta era atteso da molto tempo e dovuto per portare almeno in parte l’offerta di trasporto pubblico in Ticino al livello di quanto esiste nel resto della Svizzera”. E ancora: “Né possiamo dimenticare che in Ticino i salari sono molto inferiori a quelli del resto del Paese, per cui risulta ancora più ingiustificato e sbagliato proporre di portare per l’utenza il costo di utilizzo del trasporto pubblico al livello di quanto proposto nel resto della Svizzera. Perché questo vuol dire molto concretamente non solo non promuovere l’uso diffuso dei mezzi pubblici, ma anche lavorare per disincentivarne attivamente l’uso!”. Insomma: “Una scelta gravissima che non può in nessun caso avere il sostegno della nostra associazione e a cui ci opporremo in modo attivo con tutti i mezzi a nostra disposizione”.