La Gestione: ‘La politica del personale è a tratti obsoleta’

Sulla vicenda dell'ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità condannato per coazione sessuale e violenza carnale e su cosa – tanto – non abbia funzionato nell'Amministrazione cantonale, sul tavolo del Gran Consiglio prima, e del Consiglio di Stato poi, non ci saranno solo le indicazioni e le raccomandazioni dello studio legale ‘Troillet Meier Raetzo’ di Ginevra che ha svolto l'audit esterno dai poteri accresciuti, il cui esito è stato annunciato alla stampa nel mese di marzo. Nel rapporto firmato martedì da tutti e 17 i membri della Commissione parlamentare della gestione, infatti, come accennato dal suo presidente Michele Guerra senza però scendere nei dettagli con la stampa a Palazzo, figura, al capitolo 11, il titolo "Proposta di misure ulteriori da parte della commissione".

E nero su bianco: "La commissione valuta come fondamentale l'attuazione di una riforma della gestione del personale dell'Amministrazione pubblica, attualmente ritenuta a tratti obsoleta". A-tratti-obsoleta. E, rincara il rapporto, "in particolare, in aggiunta alle proposte fatte dall'auditor, la commissione auspica che il Consiglio di Stato faccia proprie le raccomandazioni presentate nel rapporto di audit, cogliendo al contempo l'occasione per compiere un'analisi puntuale in seno a tutti i dipartimenti. Si chiede pertanto un punto della situazione in merito alle prassi e alle modalità di sviluppo, formazione e conduzione del personale".

Finito? No. La commissione ritiene "fondamentale che il Consiglio di Stato effettui una verifica della presenza e dello stato di implementazione delle disposizioni attualmente in vigore in relazione alla gestione del personale e alle possibilità di intervento in caso di problematicità, formulando delle proposte al più tardi sei mesi dopo la presentazione del presente rapporto commissionale. La commissione intende pertanto dare mandato al Consiglio di Stato affinché presenti una proposta in tal senso".

Il rapporto sarà discusso nella seduta di Gran Consiglio che comincerà lunedì 18 settembre, poi il dossier passerà nelle mani del governo che formulerà le proprie proposte che, verosimilmente, di nuovo la Gestione trasformerà in atti parlamentari concreti.