I democentristi dopo l‘ultimo (ennesimo) attacco del capogruppo leghista: ‘Da alcuni loro esponenti continue esternazioni fuori luogo e incomprensibili’
"Mettiamo una volta per tutte la chiesa al centro del villaggio". Non è tardata ad arrivare la replica dell’Udc all’ennesimo attacco del leghista Boris Bignasca, ospitato sulle colonne de ‘laRegione’ di oggi, nel quale ha delineato nel dettaglio le differenze tra democentristi e Lega: "Non si può chiamare alleato chi non ha rispetto per la nostra azione politica, per i nostri risultati conseguiti e per i nostri esponenti", ha scritto il capogruppo in Gran Consiglio della Lega e candidato al governo per la lista Lega/Udc. Lista che pare essere davvero arrivata "alle pistolettate", malgrado l’Udc continui a fare il pompiere di turno. Ma con sempre meno convinzione.
Già. Perché una volta ricordato che "l’Udc e i suoi candidati continueranno anche nelle prossime settimane a rispettare lealmente quanto siglato con gli alleati della Lega", i democentristi sottolineano – senza enfasi ma con schiettezza – "le continue esternazioni, fuori luogo, incomprensibili e contrarie all’accordo sottoscritto, da parte di alcuni candidati al Consiglio di Stato della Lega". Leggasi, lo stesso Bignasca e il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali.
Ebbene. Per l’Udc "i pranzi della Lega, ad alcuni candidati, servono per parlar male dell’Udc invece che per criticare gli avversari e per proporre soluzioni ai problemi dei ticinesi". E ancora: "Il messaggio veicolato in continuazione in questi avvenimenti è quello di votare solo i propri candidati, atteggiamento mai utilizzato dall’Udc". Finito? Macché: "L’onorevole Zali potrebbe anche aver ragione nel dire che non ha nulla in comune con l’Udc, la sua politica lo confermerebbe, ma gli ricordiamo che i voti che lo hanno salvato quattro anni fa erano quelli dell’Udc". Infine, i democentristi annotano che "i due leghisti in Consiglio di Stato (quindi anche Norman Gobbi, ndr) su molti e numerosi punti fondamentali (ne contiamo almeno 25) per l’Udc non hanno mai preso posizione di difesa o di promozione (Prima i nostri, La scuola che verrà, iniziative fiscali...).
L’invito dell’Udc è quello di "non dare peso alle sterili polemiche attuate da alcuni esponenti della Lega e da certi media (in che senso? E quali?, ndr)". Lo scopo dell’alleanza "è quello di non sprecare risorse e voti, ma di difendere assieme i due seggi di destra conquistati per rappresentare la destra ticinese con una maggioranza relativa in governo".
Da ultimo, "ci teniamo a ribadire che a decidere quanti seggi l’alleanza Lega/Udc conquisterà e chi li occuperà sarà solo e soltanto il popolo sovrano, non i partiti, tantomeno i singoli candidati".