Il copresidente socialista Fabrizio Sirica interroga il governo sulla situazione del personale nel settore alberghiero e della ristorazione
Prende spunto dall’allarme suonato dall’associazione Hotel & Gastro Union – che a livello nazionale ha lanciato una petizione dal titolo "Uniti contro la carenza di personale" – l’interrogazione al governo firmata dal deputato e copresidente socialista Fabrizio Sirica volta a fare il punto della situazione sul personale nel settore alberghiero e della ristorazione.
"A preoccupare è il fatto che la difficoltà di reperibilità di un numero adeguato di lavoratrici e lavoratori fa sì che il lavoro venga svolto da un numero sempre minore di colleghe e colleghi – scrive Sirica –. Una situazione che aggrava le condizioni di lavoro, aumenta lo stress e paradossalmente alimenta il problema dell’attrattività del settore, con persone che da un lato lo abbandonano, dall’altro non vi entrano". Motivo per cui il personale rivendica migliori condizioni quadro attraverso il potenziamento del Contratto collettivo di lavoro.
Nell’atto parlamentare il copresidente Ps evidenzia che le condizioni di lavoro del settore "sono particolarmente difficili, i salari minimi sono sotto la soglia delle prestazioni sociali, il che significa che è un settore che fabbrica lavoratori poveri, oppure ad appannaggio dei lavoratori frontalieri. Un collaboratore senza apprendistato guadagna 3’582 franchi mensili al 100%, che significa 18,37 franchi all’ora per una settimana di lavoro da 45 ore. Salario che scende addirittura a 3’295,45 franchi per lavoratori durante il primo anno, che significa 16,90 franchi all’ora". Questo in un settore in cui "molto spesso non si lavora al 100%, ma a ore, o su chiamata, con turni spaccati durante la giornata, che portano a far sì che la giornata fuori casa possa durare molto più delle ore lavorate". Senza contare "la forte presenza di lavoro nero". Per Sirica "queste condizioni di precarietà sono assolutamente indegne e vanno meglio regolamentate".
Fatte queste premesse, al Consiglio di Stato chiede di fornire i dati sul salario mediano per singola categoria di impiego del settore e il confronto con il medesimo dato a livello nazionale, indicando anche la percentuale di lavoratori frontalieri. Se intenda intervenire sulle associazioni di categoria, al fine di migliorare i salari. Quale sia la situazione in Canton Ticino e se si riscontra la problematica della reperibilità di personale. E poi, come viene valorizzato e promosso il percorso di formazione continua e di base e se ci siano dati relativi alle percentuali di persone formate che lavorano nel settore. Infine se ci siano misure attive per promuovere il lavoro nell’ambito degli uffici regionali di collocamento.