La scelta, dice il portavoce Quaresmini, ha l’obiettivo di essere interlocutori solidi e di partecipare attivamente agli incontri tra governo e sindacati
La rete ErreDiPi, impegnata da mesi per difendere le pensioni dei dipendenti pubblici, ha deciso di evolvere e trasformarsi in un’associazione senza scopo di lucro. Gli statuti sono stati approvati dall’assemblea costitutiva di ieri sera, e sono entrati in vigore immediatamente.
La decisione di diventare un’associazione, spiega a ‘laRegione’ il portavoce Enrico Quaresmini, è motivata «dalla volontà di essere interlocutori più facili da individuare. In questa battaglia a difesa delle pensioni abbiamo scritto al Consiglio di Stato per chiedere di partecipare ai colloqui tra governo e sindacati. La risposta è stata negativa – afferma ancora Quaresmini –, come gruppo non potevamo partecipare perché i sindacati venivano già definiti come rappresentativi». Però «c’è una frangia di persone che si è riconosciuta nella lotta di ErreDiPi – continua il portavoce –, e abbiamo bisogno di rappresentare la loro posizione: vale a dire che non si scende col tasso di conversione prima delle compensazioni. E come associazione si hanno un peso e una riconoscibilità maggiore».
Avere più forza all’esterno, certo. Ma un altro obiettivo è «quello di darci una struttura, con procedure più chiare al nostro interno, con la possibilità di ripartirci i compiti. Il comitato sarà largo, tutti potranno partecipare: non cambia il nostro spirito, né abbiamo intenzione di appesantirci né diventare macchinosi». L’auspicio, conclude Quaresmini, «è che ora potremo essere riconosciuti maggiormente, e con noi le nostre battaglie. Con i sindacati condividiamo il fine, ma ci sono sfumature diverse che è giusto abbiano ascolto».