Lega, Plr, Centro e Udc sottoscrivono il rapporto che dà via libera alla loro iniziativa. Il Ps: ‘Valutiamo il referendum, favorisce i più ricchi’
Come ampiamente prevedibile, la stessa maggioranza borghese che ha presentato l’iniziativa per introdurre una deduzione per premi di cassa malati fissata a 1’200 franchi per ogni figlio, ha sottoscritto in tempo record il rapporto commissionale che, quindi, si appresta a essere votato e approvato a metà dicembre dal Gran Consiglio. Nel rapporto stilato da Maurizio Agustoni (Centro), Boris Bignasca (Lega), Alessandra Gianella (Plr) e Paolo Pamini (Udc), sottoscritto oggi in Commissione parlamentare della gestione, si ricorda come "il nostro Cantone è uno dei pochi – insieme a Basilea Città e Argovia – che non accorda alcuna deduzione aggiuntiva in presenza di figli o persone bisognose a carico. Tutti gli altri Cantoni, oltre alla Confederazione, concedono una deduzione aggiuntiva in caso di figli a carico il cui importo varia dai 400 franchi di Svitto ai 1’300 franchi di Zurigo e Vaud". La stima del Consiglio di Stato è un costo di circa 10 milioni di franchi, e "l’82,5% del risparmio fiscale andrà a beneficio di famiglie con un reddito imponibile inferiore a 150mila franchi: si tratta di 32mila famiglie del ceto medio". Concretamente, "una famiglia con due figli e con un imponibile di circa 65mila franchi, a dipendenza del Comune di domicilio, potrebbe avere un risparmio fiscale di circa 300/350 franchi". E la deduzione, per la maggioranza, "è senz’altro giustificata anche da un profilo di equità fiscale".
Tesi che, per usare un eufemismo, non convince per niente il Ps. La cui copresidente Laura Riget, da noi interpellata, conferma che «stiamo valutando con i nostri giuristi se lanciare un referendum, accompagnato da un’iniziativa popolare che vorrebbe chiedere di aumentare i sussidi al ceto medio invece di fare deduzioni mascherate da misure pseudo-sociali, che invece vanno solo a sgravare le famiglie più ricche».