La commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ silura la proposta di Filippini di scendere a 68. La democentrista ritira l’iniziativa
Non cambia in Ticino l’età massima per giudici e procuratori, ovvero l’età limite per restare in Magistratura. È e rimarrà 70 anni. A stragrande maggioranza la commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ ha bocciato, firmando nella seduta di stamattina il rapporto del liberale radicale Giorgio Galusero, la proposta di Lara Filippini: con un’iniziativa depositata lo scorso quadriennio (l’atto è datato 16 ottobre 2018), la deputata dell’Udc sollecita(va), tramite una modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria, di abbassare il limite a 68 anni. Una richiesta che in commissione è stata sostenuta solo dalla collega di partito Roberta Soldati, autrice del rapporto di minoranza. Ma c’è di più. Sull’iniziativa il plenum del Gran Consiglio non si pronuncerà. Motivo? Considerato il verdetto commissionale piuttosto chiaro, Filippini l’ha ritirata. «Proponevo – dice la democentrista contattata dalla ‘Regione’– di allinearci alle disposizioni del Tribunale federale, che parlano di 68 anni. In alcuni cantoni l’età massima dei magistrati è di 65. Da noi invece si opta per lo status quo. Ne prendo atto, non senza osservare come su altri temi – continua Filippini – il Ticino abbia uniformato senza tanti problemi la propria legislazione a quella federale. E in questo caso non intravedevo francamente controindicazioni». Di più: «La mia iniziativa era stata sottoscritta da altri quindici granconsiglieri di partiti diversi, ma soltanto quattro anni dopo è stata evasa a livello commissionale. Confidavo in tempi più brevi...».
Dunque nulla muta. Resta così in vigore il primo capoverso dell’articolo 21, quello su "Scadenza del mandato e cessazione dell’attività", della Log, la Legge sull’organizzazione giudiziaria: capoverso secondo il quale "Il mandato conferito a tutti i magistrati cessa al 31 dicembre dell’anno in cui hanno raggiunto il 70° anno di età, rispettivamente al 30 giugno se il limite di età è raggiunto nel primo semestre". Anche in futuro quindi procuratori pubblici e giudici potranno rimanere a Palazzo di giustizia fino a 70 anni. Si tratta di un’età limite. Liberi pertanto i magistrati, che in Ticino vengono eletti dal Gran Consiglio, di dimettersi prima per affrontare nuove sfide professionali o per beneficiare della pensione al compimento dei 65 anni. Scriveva tra l’altro Filippini nell’iniziativa parlamentare per giustificare la richiesta di scendere a 68: "L’età pensionabile ordinaria Avs è di 65 anni (64 anni per le donne), la possibilità di continuare per ulteriori tre anni è sufficientemente rispettosa del prestigio e della particolarità della carica".
La maggioranza commissionale ha tuttavia preferito non ritoccare la legge cantonale. E di permettere pertanto ai magistrati di operare, come ora, "sino a 70 anni", se lo desiderano. D’altronde, osserva nero su bianco Galusero, "l’iniziativa parlamentare non evidenzia nessun problema di incapacità o di mancanza di motivazione per i pochi magistrati che decidono di occuparsi di giustizia dopo i 65 anni. Anche gli approfondimenti del relatore non hanno evidenziato particolari criticità in questo contesto. L’atto parlamentare, quindi, motiva la proposta con la sola intenzione di adeguare l’età massima a 68 anni, come avvenuto per il Tribunale federale". La maggioranza della ‘Giustizia e diritti’ considera "importante lasciar libertà a un magistrato di decidere quando smettere l’attività, soprattutto in un ambito delicato come la giustizia dove è risaputo che l’esperienza costituisce un fattore determinante". Non solo. "Con una speranza di vita media abbondantemente sopra gli ottant’anni, si giustifica – rileva ancora Galusero – il mantenimento dell’attuale limite a settant’anni".
A favore dell’iniziativa, il rapporto (di minoranza) stilato da Roberta Soldati. "Già nei documenti relativi alla modifica legislativa del 1954 che hanno portato all’adozione della norma cantonale attualmente in vigore si sottolineava la necessità di fare in modo che ‘le generazioni si avvicendino a dare il loro contributo di pensiero e di operosità e di sensibilità ai nuovi indirizzi della scienza giuridica’", ricorda Soldati nel rapporto. La società, annota la parlamentare dell’Udc, "è in continua e veloce evoluzione e spesso, prima dell’entrata in vigore di adeguamenti legislativi, la giurisprudenza si trova a rispondere più celermente ai cambiamenti in atto. Sotto questo profilo, al di là dell’argomento sulla speranza di vita delle persone, che passa in secondo piano, è importante che i giudici possano dare degli orientamenti secondo le necessità attuali della società". Ma l’età limite per ricoprire una carica nella Magistratura ticinese non cambia. Per il momento.