Approvvigionamento elettrico durante l’inverno, il Consiglio di Stato prende posizione sull’Ordinanza federale Orei
"Sì alla rapida creazione di una riserva di energia elettrica per l’inverno tramite riserva di energia idroelettrica e di centrali elettriche di riserva, per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento a breve termine, ma ciò non deve in alcun modo far dimenticare l’obiettivo di mantenere e di potenziare la produzione di energia rinnovabile (idroelettrica, eolica e fotovoltaica) in Svizzera". Così scrive il Consiglio di Stato nell’ambito della procedura di consultazione relativa all’Ordinanza sulla riserva invernale (Orei) avviata dal Consiglio federale il 19 ottobre e conclusasi di recente, il 18 novembre. L’Ordinanza disciplina l’impiego di una riserva di energia idroelettrica, di centrali elettriche di riserva e di gruppi elettrogeni di emergenza per rafforzare l’approvvigionamento elettrico in Svizzera.
Il governo ticinese afferma anzitutto di condividere "pienamente" l’obiettivo di fondo, quello cioè "di assicurare a breve termine l’approvvigionamento di energia elettrica del Paese anche in caso di sviluppi straordinari del mercato, adottando diverse misure e in particolare costituendo delle capacità di riserva per situazioni eccezionali di carenza nella produzione indigena". Tuttavia, aggiunge il Consiglio di Stato, "è evidente che le misure per assicurare questo obiettivo devono essere adottate in modo ponderato e soprattutto devono rappresentare la soluzione d’emergenza necessaria attualmente". Quindi in generale: sì alla rapida creazione di una riserva di energia elettrica per l’inverno tramite riserva di energia idroelettrica e di centrali elettriche di riserva, per garantire la sicurezza, dell’approvvigionamento a breve termine, ma ciò non deve in alcun modo far dimenticare l’obiettivo di mantenere e di potenziare la produzione di energia rinnovabile (idroelettrica, eolica e fotovoltaica) in Svizzera.
Secondo l’Esecutivo cantonale, inoltre, "occorre assolutamente evitare di creare disposizioni che ingeriscano nei rapporti fra i Cantoni concedenti e le aziende idroelettriche concessionarie di diritti per lo sfruttamento delle forze idriche". Benché nei documenti oggetto della consultazione "non s’intravvedano indicazioni in tal senso, per trasparenza è importante sottolineare che si tratta di rapporti retti da concessioni di lungo termine e che non possono essere influenzati da situazioni contingenti, per quanto urgenti e gravose, come quelle alla base della proposta di revisione della presente Ordinanza".
Un altro aspetto su cui si sofferma il Consiglio di Stato è l’alimentazione dei gruppi elettrogeni d’emergenza che partecipano alla riserva complementare dell’idroelettrico. Aspetto su cui l’Ordinanza posta in consultazione "è silente". Puntualizza il governo ticinese: "Leggendo nel rapporto esplicativo, a pagina 7, le spiegazioni relative all’articolo 13 sulle partecipazioni dei gruppi elettrogeni d’emergenza troviamo il riferimento che ‘si tratta in genere di sistemi che funzionano a diesel’. Ora su questo aspetto la legislazione vigente, in particolare l’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico, indica l’olio diesel quale possibile combustibile utilizzabile. Concretamente però abbiamo rilevato sul nostro territorio che in molti casi i gruppi elettrogeni d’emergenza vengono alimentati con olio combustibile al posto di olio diesel, il che conduce a emissioni fino a 3 volte superiori". Conclude il Consiglio di Stato: "Ritenuto ciò e considerato che il funzionamento dei gruppi d’emergenza potrebbe durare fino ad alcune settimane, nell’ambito degli accordi con i gestori di questi impianti, chiediamo che venga esplicitamente dato l’obbligo di alimentazione con olio diesel".