Inserita anche una spesa di 20,5 milioni per l’adeguamento dei salari dei dipendenti cantonali al rincaro. Il deficit totale ammonta a 164,4 milioni
- il Consiglio di Stato sta lavorando per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2025
- l’esecutivo fa sapere che sta tenendo conto dell’inflazione, per questo ha preventivato 20,5 milioni per l’adeguamento degli stipendi dei dipendenti pubblici al rincaro
Un disavanzo d’esercizio di 79,5 milioni. È quello che prevede il Consiglio di Stato per il preventivo 2023. Un cifra che "rispetta il vincolo di freno al bilancio". L’autofinanziamento rimane in cifre positive e si attesta a 129,2 milioni di franchi, il grado di autofinanziamento è del 44%. Il disavanzo totale ammonta a 164,4 milioni di franchi, considerato un onere netto per investimenti di 293,6 milioni. Nel comunicato del Consiglio di Stato si legge che "il debito pubblico a fine 2023 potrebbe superare l’importo di 2,5 miliardi di franchi".
La spesa, si legge, cresce di 66,1 milioni di franchi (+1,6%) rispetto al preventivo 2022. Questo "a seguito dell’incremento delle spese del personale, delle spese di trasferimento e delle spese per beni e servizi".
Sull’aumento della spesa per il personale "incide in modo particolare l’inserimento di un importo di preventivo di 20,5 milioni per l’adeguamento dei salari dei dipendenti cantonali al rincaro". Un aumento che "il Consiglio di Stato determinerà al momento in cui sarà pubblicato il tasso di rincaro relativo al mese di novembre".
La crescita delle spese di trasferimento riguarda in particolare i settori della sanità e della socialità. "Per quanto concerne invece la spesa per beni e servizi, il preventivo 2023 tiene conto in particolare dell’aumento dei prezzi dell’energia".
Insieme al preventivo 2023 sono stati pubblicati anche i dati relativi al Piano finanziario della gestione corrente 2024-26, che mostrano un tendenziale peggioramento della situazione finanziaria, che dovrà essere corretto nei prossimi anni. "Le proiezioni evidenziano che la difficile situazione finanziaria necessita d’interventi correttivi anche nei prossimi anni per raggiungere l’obiettivo del pareggio nel 2025 e rispettare i vincoli del freno ai disavanzi". Per questo motivo il Consiglio di Stato fa sapere di lavorare con "un approccio pragmatico, operando su una correzione della crescita dei costi, tenendo però conto del contesto inflazionistico, per raggiungere l’obiettivo che si era prefissato, senza incidere comunque sulle prestazioni". Il prossimo obiettivo, conclude il comunicato, è l’elaborazione di un preventivo 2024 con un disavanzo massimo di 40 milioni di franchi in vista del pareggio dei conti entro il 2025.