Già giovane promessa del calcio svizzero, il ticinese d’adozione racconta la sua storia a Radio Medjugorje
Ivan Saric, che fu una giovane promessa del calcio svizzero, dopo aver prestato servizio in Vaticano come Guardia svizzera è stato recentemente ordinato diacono e il prossimo marzo sarà ordinato sacerdote, un fatto raro tra i custodi della sicurezza del Papa. Saric ha mantenuto legami affettivi con la Croazia, patria dei suoi nonni che poi si trasferirono in Canton Ticino dove è cresciuto, ha svolto il suo servizio prima sotto il pontificato di Benedetto XVI e poi con Papa Francesco. Adesso si trova in un seminario in Svizzera, recentemente si è recato in pellegrinaggio a Medjugorje dove alla locale radio ha raccontato la sua storia.
Nato nel 1991, è entrato nel Corpo delle Guardie svizzere nel 2012 e, come ha raccontato al programma della stazione radiofonica Mir Medjugorje, vi è rimasto per tre anni e mezzo, poi si è dimesso seguendo la sua vocazione. "Vedo il servizio come il mio compito, essere lì per gli altri. Mi piace anche il legame tra cielo e terra che questo compito implica", ha sottolineato ancora nell’intervista rilasciata a Radio Medjugorje.