È quanto emerge dall’incontro tra un gruppo del Gran Consiglio e i Consigli regionali di Lombardia e Piemonte
È stata l’emergenza idrica il tema principale dell’incontro tra il gruppo del Gran Consiglio ticinese e i Consigli regionali di Lombardia e Piemonte. I rappresentanti italiani hanno sottolineato la necessità non solo d’interventi immediati ma anche di programmare e strutturare azioni a medio e lungo termine, eventualmente anche ridefinendo opportunamente le misure del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e agendo sul programma di sviluppo rurale. "È stata quindi sottolineata la necessità di valutare un maggiore accumulo idrico nei grandi laghi regolati, e in particolare di prendere in considerazione un innalzamento della quota di massima regolazione estiva del Lago Maggiore consentendo un maggiore accumulo idrico", si legge nel comunicato.
La rappresentanza ticinese era composta dal consigliere di stato e presidente della Regio insubrica Norman Gobbi, dalla presidente del Gran Consiglio Gina La Mantia e dal vicepresidente Michele Guerra. Proprio La Mantia ha evidenziato "l’importanza della collaborazione transfrontaliera manifestata anche recentemente negli interventi congiunti nell’ambito della protezione civile, messa in opera attraverso l’Esercitazione Odescalchi". Durante l’incontro si è anche parlato dell’approvazione da parte del Parlamento ticinese del credito quadro di 5 milioni di franchi a favore del Programma Interreg 2021-2027.
Non da ultimo è stato toccato anche il tema del personale sanitario. La Mantia ha affermato come "la crisi del coronavirus abbia dato consapevolezza della necessità da parte della Confederazione d’investire nella formazione del personale sanitario".