Nell’anno del 25°, la Comunità tariffale del trasporto pubblico parte sotto i migliori auspici. ‘I prezzi sono convenienti’, ribadiscono più voci
Sono dati incoraggianti per il trasporto pubblico, quelli presentati oggi in occasione dei festeggiamenti per il 25esimo anno di età dalla Comunità tariffale Arcobaleno (Cta). Dopo la brusca battuta di arresto del 2020 dovuta alla pandemia, nel 2021 la vendita di biglietti e abbonamenti ha registrato una ripresa, e in particolare nei primi cinque mesi di quest’anno gli introiti complessivi hanno raggiunto una cifra record rispetto allo stesso arco di tempo degli anni precedenti. Si è dunque tornati in carreggiata, sulla via della crescita imboccata un quarto di secolo fa.
Risultati positivi ottenuti anche grazie alla collaborazione con il Cantone, che «da anni ormai punta sulla mobilità pubblica non più come un servizio di base per la popolazione ma quale vera alternativa alla maggior parte degli spostamenti con l’automobile», ha evidenziato Martino Colombo, direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, che nel suo intervento ha passato in rassegna i tre ambiti che hanno conosciuto le più grandi evoluzioni. Innanzitutto l’offerta, «con corse e collegamenti in aumento, fortemente potenziati di recente grazie l’apertura della galleria del Ceneri, non solo sulla ferrovia ma su tutta la rete, i cui frutti si potranno cogliere appieno nei prossimi anni». In secondo luogo le infrastrutture, con «stazioni e fermate, nodi di interscambio e mezzi di trasporto sempre più moderni».
‘Tariffe minori comporterebbero tagli alle prestazioni’
Terzo pilastro, la tariffa, sinonimo di «convenienza, semplicità di acquisto e flessibilità». E proprio sulla questione dei prezzi Colombo ha voluto puntualizzare: «Abbiamo delle tariffe che sono più basse che nel resto della Svizzera. Gli enti pubblici, compresa la Confederazione, coprono più di due terzi della spesa totale del trasporto pubblico, mentre l’utente il 30%». Trenta per cento in cui, ha precisato Colombo, sono compresi gli introiti di Arcobaleno. «Si tratta di una somma importante ma che non corrisponde a quella che le imprese di trasporto incasserebbero se non ci fosse la Comunità tariffale». Una differenza di circa 10 milioni, coperta annualmente da Cantone e Comuni. «Questo significa che tariffe inferiori rispetto a quelle attuali porterebbero a un grado di copertura dei costi pericolosamente basso con il rischio di dover intervenire sulle prestazioni. Sarebbe inutile avere un biglietto che costa meno ma che ad esempio non permette di arrivare a casa all’orario necessario. Inoltre spesso – ha aggiunto il capodivisione – le discussioni attorno al livello tariffale si basano non sulla tariffa reale, ma su quella "percepita", senza poi fare i conti fino in fondo nei confronti con l’automobile».
‘A maggio raggiunte, e in parte superate, le cifre del 2019’
«La maggior età l’abbiamo raggiunta da un pezzo, ma il 25esimo anno coincide con una maturità più consapevole – ha dal canto suo detto Roberta Cattaneo, presidente della Commissione della Gestione della Cta –. Dalla sua nascita, nel lontano 1997, Arcobaleno di diplomi ne ha raggiunti parecchi, adeguando sempre i suoi prodotti alle necessità degli utenti». Pure Cattaneo ha insistito sui vantaggi dal punto di vista dei costi: «Chi dice che l’abbonamento annuale è troppo caro non tiene conto che un adulto per 12 mesi ne paga 9 effettivi, mentre un giovane solo 7».
Nell’illustrare le cifre di bilancio, la presidente della gestione della Cta ha informato che nel 2021 i ricavi hanno superato i 63milioni di franchi con un incremento del 31,5% rispetto al 2020. Aumento che si registra, come detto, sia nelle vendite di biglietti (+56,8%), sia in quella degli abbonamenti (+13,8%). «E il 2022 è iniziato sotto i migliori auspici. A fine maggio si sono raggiunte e in parte superate le cifre del 2019, anno di riferimento pre-pandemia»: +4,9% nella vendita di abbonamenti annuali e +8% in quella dei biglietti.
«Un quarto di secolo fa alla conferenza stampa di inaugurazione ero presente», ha rilevato Walter Finkbohner, membro fondatore della Cta, in un personale amarcord. «Quando abbiamo messo sul mercato questo prodotto nessuno sapeva se nel cantone avrebbe funzionato». E il percorso per arrivarci non era stato facile: «Avevamo dovuto fare un lavoro da certosini, cercare di convincere consiglieri comunali e municipali ad aderire a un nuovo sistema, peraltro in un momento in cui i discorsi sul clima erano lontani da venire. Ma ce l’abbiamo fatta».
Da allora il modo di vivere il territorio è molto cambiato: «È nato Tilo, senza cui il Ticino sarebbe diverso. Sono stati costruiti la Lugano-Varese-Malpensa, il nuovo traforo del Gottardo, la galleria del Ceneri. Ora c’è chi non va più in macchina da Locarno a Lugano perché ha scoperto la comodità del treno. E poi è un servizio che funziona molto bene anche a livello di marketing turistico». Una storia di successo, insomma, «che è importante e che vogliamo festeggiare».