Quest’anno particolare attenzione a segnaletica dei sentieri, e-bike, cani da protezione delle greggi e vacche nutrici. Gobbi: ‘Collaborazione importante’
La campagna 2022 del progetto di prevenzione ‘Montagne sicure’ è nel pieno della distribuzione del materiale di sensibilizzazione. In aggiunta ai tradizionali campi d’intervento – la campagna promossa dal Dipartimento istituzioni nel 2018 si rivolge in particolar modo a chi frequenta la montagna solo occasionalmente – allarga il proprio raggio d’azione.
"Quest’anno l’attenzione è stata posta sulla segnaletica dei sentieri (e i differenti gradi di difficoltà), sul problema dei cani da protezione delle greggi, su quello delle vacche nutrici ed è stato affrontato il tema della mountain bike (e delle E-bike) in ragione del forte sviluppo di questo settore. Accanto all’abilità richiesta, in particolare, per la conduzione di biciclette elettriche (che rendono gli itinerari più ‘accessibili’ non senza qualche controindicazione) – si legge nella nota diffusa alla stampa – è stato affrontato il tema del rispetto e della convivenza quando sul sentiero si incontrano degli escursionisti".
Dallo scorso anno, il progetto è stato riorganizzato con la creazione della commissione ‘Montagne sicure’ e delle sottocommissioni tecniche, composte da esperti di montagna attivi nelle principali realtà alpine: tra queste, la sezione ticinese del Soccorso alpino svizzero, le sezioni del Club alpino svizzero e della Federazione alpinistica ticinese, le capanne Ticino e il Gruppo ricerche e constatazioni della Polizia cantonale.
In merito, il direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi sottolinea che "oltre alla collaborazione e alle conoscenze a favore del progetto, questi e altri interlocutori compongono una solida rete di riferimento e, soprattutto, facilitano la diffusione dei messaggi di prevenzione, generando un interessante effetto moltiplicatore. A tutti loro va un sentito ringraziamento per il lavoro spesso svolto su base volontaria".