Come salvaguardarle? In occasione della loro Giornata mondiale ecco una serie di consigli pratici per la loro tutela
Sono ben 600 le specie di api presenti in Svizzera. Ma solo una di queste, l’ape domestica (Apis mellifera) produce il miele. Le altre, per contro, sono api selvatiche. Che, come tutti gli insetti impollinatori, sono di fondamentale importanza per l’ambiente, la conservazione della biodiversità e l’impollinazione delle specie vegetali. Non a caso, un terzo dell’alimentazione mondiale dipende da insetti impollinatori, così come il cotone, fibra naturale più utilizzata nell’abbigliamento.
Ma lo stato attuale delle api è critico: le popolazioni sono in netto calo e si calcola che una specie su due sia minacciata di estinzione. Soprattutto a causa dell’attività umana e del conseguente cambiamento climatico: le api faticano ad attingere alle risorse necessarie al loro nutrimento a causa della mancanza di prati da fieno, della frequenza dei tagli meccanici dell’erba, delle pratiche dell’agricoltura intensiva e dell’uso di pesticidi. Anche la perdita di microhabitat favorevoli alla loro nidificazione rappresenta una minaccia alla loro esistenza, quali muri a secco, scarpate, legno morto e luoghi sabbiosi.
A fare il punto alla situazione, nella Giornata mondiale delle api, è il Dipartimento del territorio, che vuol sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della loro salvaguardia proponendo delle misure concrete e attuabili da qualsiasi cittadino.
Negli ultimi anni sono state adottate delle misure e dei progetti orientati alla salvaguardia degli insetti impollinatori sul territorio ticinese. In particolare il Dipartimento del territorio ha fornito le linee guida ai Comuni ticinesi affinché si possa esentare gli apicoltori dalla richiesta della licenza edilizia per la posa di un determinato numero di arnie all’interno della zona edificabile. Inoltre, per agevolare l’importante attività degli apicoltori, la posa di al massimo trenta arnie al di fuori della zona edificabile è esente dall’obbligo di licenza.
Pure il comportamento individuale adottato da ogni cittadino può contribuire in maniera altrettanto importante per la loro salvaguardia, attraverso scelte consapevoli a favore dell’ambiente. Infatti per promuovere gli impollinatori negli abitati è sufficiente migliorare l’offerta alimentare e le possibilità di nidificazione con semplici accorgimenti e un po’ di attenzione. Ad esempio, praticando il giardinaggio è importante evitare qualsiasi prodotto fitosanitario e, se necessario, prediligere prodotti biologici, seguendo in ogni caso le condizioni d’uso riportate sull’etichetta dei prodotti.
Per garantire un’offerta continua, è opportuno programmare fioriture di piante mellifere adatte per parchi e giardini durante tutto l’arco dell’anno.
Oltre a queste misure, è bene prediligere un prato fiorito rispetto a un tappeto verde, una siepe mista informale rispetto a una squadrata composta da una sola specie ed evitare spianate di ghiaia o cemento, ma usare un po’ di terra nuda o sabbia. Inoltre occorre ricordarsi che anche gli insetti, nel loro piccolo, bevono, quindi se possibile inserire una fonte d’acqua in giardino con uno stagno con rive dolci o una fontanella (molto gradita agli uccelli), ma attenzione alla zanzara tigre che può proliferare nelle acque stagnanti. In particolare, per la lotta alla zanzara tigre si raccomanda di seguire le misure preventive e di lotta alle larve indicate dai Comuni e aggiornate di anno in anno dagli esperti preposti. Evitare l’impiego di insetticidi contro gli adulti di zanzara tigre: questi prodotti, oltre a rilevarsi non efficaci per il controllo delle zanzare, possono risultare estremamente nocivi per le api.
Un altro accorgimento utile da considerare è la creazione di nicchie per la nidificazione, come ad esempio i classici alberghi per api o altre tipologie di nicchie diffuse, quali muri a secco, mucchietti di rami cavi, legno morto o gusci di chiocciole vuoti, che devono essere esposte al sole.