Ticino

Riciclaggio d’oro: due arresti in Ticino

Altre sei persone sono state fermate in Italia. Il metallo proveniva da furti e truffe.

(Keystone)
27 febbraio 2022
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Otto arresti, due dei quali nel Canton Ticino, nell’ambito di un’operazione dei carabinieri di Asti. Le autorità hanno accertato che le persone fermate hanno ricevuto, nascosto e fuso oltre 100 chili d’oro per un valore di cinque milioni di euro. Tutto questo in cinque mesi, da settembre dello scorso anno. Il metallo giallo proviene da furti e truffe.

Oltre 60 chili sono finiti in Canton Ticino, nelle mani di riciclatori di origine italiana che da tempo vivono in territorio elvetico. Gli altri 37 chili sono stati sequestrati venerdì dai carabinieri in una casa di San Giusto Canavese, in provincia di Torino: erano nascosti nel vano posteriore di un’auto parcheggiata in un garage.

Il gip Federico Belli, su richiesta del procuratore Vincenzo Paone e del pm Gabriele Fiz ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro dei sei arrestati, per lo più nomadi, contestando vari reati. Per una coppia ordinati invece gli arresti domiciliari.

In Canton Ticino le autorità elvetiche hanno fermato due italiani di 62 e 31 anni considerati i riciclatori dell’oro sul territorio svizzero. Nei loro confronti il gip di Asti firmerà un mandato di arresto internazionale.

Nel corso dell’indagine sono stati effettuati dai carabinieri del Nucleo investigativo servizi di osservazione transfrontaliera in Ticino, grazie alla collaborazione della Polizia cantonale. Si è appreso che i carabinieri astigiani erano stati autorizzati a effettuare pedinamenti in Svizzera. L’inchiesta sembra destinata a importanti sviluppi. Da chiarire il ruolo del proprietario della casa di San Giusto, che finora non è stato arrestato. Nei suoi confronti probabilmente verrà ipotizzata l’accusa di concorso in riciclaggio. Martedì i primi interrogatori di garanzia.