Ticino

La commissione apre sul sostegno agli stage fuori cantone

La Sanitaria firma il rapporto di Alessandro Cedraschi. L’auspicio: quei casi sporadici siano considerati alla stregua delle altre indennità

Alessandro Cedraschi (Ti-Press)
3 febbraio 2022
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La mozione è stata inoltrata poco più di un anno fa da Raoul Ghisletta (primo firmatario) e da altri deputati socialisti: chiedono al Consiglio di Stato di prevedere un sostegno finanziario cantonale agli studenti che effettuano degli stage fuori Cantone e fuori Svizzera, un sostegno che permetta “di coprire almeno parzialmente i maggiori costi e le minori entrate (problema che si presenta nei casi in cui non viene versata un’indennità di stage) per lo studente”. Questa misura, prosegue l’atto parlamentare, “deve permettere anche di aumentare il numero di studenti formati nei settori (ad esempio sociosanitario) dove il numero di posti di stage in Ticino è insufficiente”. Si tratterebbe comunque di un numero piuttosto contenuto di casi. Sul tema si pronuncia ora, favorevolmente, la Commissione sanità e sicurezza sociale del Gran Consiglio, che oggi ha sottoscritto il rapporto di Alessandro Cedraschi (Plr). Commissione che “formula l’auspicio all’attenzione del Consiglio di Stato che qualora questi sporadici casi vengano alla luce, mediante l’esibizione della prova del mancato guadagno e del fatto che le regole imposte siano state rispettate, a patto che si sia domiciliati nel Cantone, siano considerati alla stregua delle altre indennità”.

Una mozione, quella di Ghisletta e cofirmatari, che il Consiglio di Stato, prendendo posizione lo scorso giugno, considera invece “già evasa” data “l’esistente ampia offerta di aiuti a supporto degli stage professionali in Svizzera e all’estero, sia obbligatori per l’assolvimento della formazione che facoltativi”.