L’anno scorso le attività delle varie sezioni cantonali non si sono mai veramente fermate. Un aiuto per la spesa agli anziani
La pandemia ha messo in pausa il mondo tra l’inizio del 2020 e l’inverno del 2021. E anche le numerose organizzazioni sportive per giovani, tra le quali figura lo scoutismo, hanno dovuto fermarsi. In Ticino si contano ben 2’700 scout attivi che durante il lockdown della prima ondata non hanno potuto svolgere le attività normalmente organizzate tutti i sabati. Ma come è stata affrontata la crisi dalle 35 sezioni scout presenti su tutto il territorio ticinese?
«La pausa dello scoutismo è combaciata con la chiusura della scuola: le sezioni ticinesi hanno deciso di sospendere le attività seguendo l’esempio degli altri movimenti sportivi. A livello cantonale si sono seguite le indicazioni e le limitazioni decretate dal Movimento scout svizzero (Mss)» dichiara il responsabile della comunicazione di Scoutismo Ticino, Nicholas Felappi. Ed è in seguito alla chiusura che ogni sezione si è inventata quello che lui definisce lo “Scoutismo 2.0” e aggiunge: «Anche gli scout hanno iniziato a utilizzare la tecnologia in modo utile e sensato, organizzando incontri su “Zoom” o inviando giochi e sfide via mail». I giovani scout hanno così potuto continuare a svolgere le loro attività, senza fermarsi mai davvero e adattandosi alla situazione. In Ticino si è continuato da una parte a organizzare attività per i ragazzi e dall’altra si è sviluppato un servizio di buona azione: «Ci siamo occupati anche della spesa per gli anziani che in quel periodo non potevano recarsi al supermercato, un’azione proposta dai vari clan rover (scout adulti) e dagli animatori di molte sezioni a livello ticinese» aggiunge il responsabile della comunicazione.
Durante le seguenti ondate di Covid-19 non ci sono più state chiusure totali nello scoutismo: «Il Movimento scout svizzero ha dato delle direttive ben precise per permettere di continuare a svolgere le attività». Una delle opzioni era di suddividere i partecipanti in gruppi più piccoli del solito, tenendoli separati durante gli incontri del sabato. Sono state diverse le strategie adottate dalle sezioni ticinesi per far proseguire gli incontri tra i ragazzi rispettando i protocolli di sicurezza.
Lo scoutismo ticinese, quindi, non sembra aver particolarmente risentito della pausa e delle limitazioni, i campeggi estivi, infatti, sono stati svolti con grande entusiasmo da tutte le sezioni. L’anno scorso, alcune sezioni avevano dovuto ridimensionare il tradizionale campo estivo riducendone la durata o svolgendolo diurno, senza pernottamento. «Quest’anno c’erano delle direttive da seguire; l’idea era di vivere il campeggio come una bolla, evitando posti molto frequentati e il contatto con persone esterne. In questo modo i ragazzi hanno comunque potuto vivere l’esperienza di un campeggio scout tradizionale al 100%», ci informa Felappi.
È prevista il 10 settembre “Una notte da scout”, in cui tutte le sezioni del cantone organizzeranno una serata per fare provare ai bambini delle scuole elementari interessati una vera e propria attività scout. E perché potrebbe essere utile frequentare le attività? «Lo scoutismo è una scuola di vita, insegna a organizzarsi e a organizzare attività per la comunità. Abilità utili anche per il proprio sviluppo personale e per imparare ad affrontare la vita», dice Nicholas Felappi.
Paolo Andreetti, caposezione degli Scout Lugano 1915 racconta che inizialmente non è stato facile, poiché anche gli scout hanno dovuto rivedere totalmente il loro modo di organizzare le attività.
«Dall’oggi al domani, ci siamo trovati a dover annullare tutte le attività che prevedevano contatti fisici e ci siamo reinventati» spiega. La decisione di continuare le attività anche nei periodi più critici ha lanciato sicuramente un messaggio positivo: «Trovo che sia stato importante conservare un momento di comunità e spensieratezza dove, nel limite del possibile, vivere qualche ora all’aperto staccando quasi completamente dalla “situazione Covid”». Il capo sezione di Lugano racconta che il campeggio estivo dei mesi scorsi è stato un’ottima occasione per «far vivere ad animatori e ragazzi un periodo di normalità all’insegna del divertimento e del contatto con la natura».
«Lo scoutismo è un movimento educativo, il cui scopo è favorire lo sviluppo delle ragazze e dei ragazzi in modo globale, aiutandoli lungo il loro percorso a diventare delle persone coscienti del proprio valore, responsabili, autonome, attive e aperte. Ciò significa vissuti indimenticabili, amicizie per la vita e molto divertimento, che non sono mancati neanche in una situazione critica come quella vissuta in questo ultimo anno», conclude Paolo Andreetti.
Chi è interessato alle attività scout può trovare più informazioni sul sito www.scoutismoticino.ch