Ticino

Ex funzionario Dss, la richiesta (bis) di istituire una Cpi

Come annunciato in mattinata alla 'Regione', il presidente del Ppd Dadò, Bignasca e Aldi (Lega) e Merlo (Più donne) inoltrano la proposta: 'Emerse novità'

Ti-Press
28 aprile 2021
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«Sto già preparando una nuova richiesta di Commissione parlamentare d’inchiesta, ci sono una serie di quesiti che al parlamento non sono mai stati chiariti», affermava il presidente del Ppd Fiorenzo Dadò da noi raggiunto per un commento a caldo poco dopo la pubblicazione della sentenza da parte della Corte d'appello e di revisione penale.

Poche ore dopo la proposta viene messa nero su bianco e firmata, oltre che da Dadò, dai leghisti Boris Bignasca e Sabrina Aldi e da Tamara Merlo (Più donne). “Una richiesta analoga è già stata esaminata dal Gran Consiglio lo scorso 24 settembre”, si ricorda nella richiesta bis. L’obiettivo non è “semplicemente riproporre quanto è già stato rifiutato, ma mettere in luce le circostanze nuove emerse, che impongono un riesame della questione”. Circostanze nuove che sono figlie della lettura della sentenza integrale di primo grado, 134 pagine anonimizzate ottenute lo scorso dicembre: “Tale giudizio non si limita a valutare i comportamenti” dell’ex funzionario, si legge nel testo. “Ma esplicitamente lancia degli interrogativi sull’operato dell’Amministrazione cantonale”.

Il mandato

Il mandato della Cpi, se vedrà la luce, sarà: “Verifica delle eventuali responsabilità politiche e amministrative dell’allora Consiglio di Stato, dei funzionari dirigenti e dei servizi competenti coinvolti a vario titolo nella gestione del settore della politica giovanile; verifica di azioni o omissioni non conformi alle prescrizioni legali, alla prassi o alle direttive interne, valutazioni delle stesse ed eventualmente proposta di correttivi; valutazione generale delle direttive e prassi attualmente in vigore e di eventuali proposte di adeguamento per rafforzare la tutela da abusi e molestie”.

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