Spazio anche per donne incinte affette da malattie croniche o con aumentato rischio di esposizione alla malattia e persone a contatto con soggetti a rischio
La campagna di vaccinazione nel Cantone Ticino sta riscontrando un grado di adesione ottimo, superiore al 75% nelle persone con 65 anni o più. Attualmente le dosi somministrate sono oltre 112 mila e sono oltre 38 mila le persone con una vaccinazione completa, che corrispondono a più dell’11% della popolazione.
Da oggi è aperta la vaccinazione per
Secondo Ryan Pedevilla, occorreranno circa tre settimane per la somministrazione dei vaccini alle categorie sopra indicate. «Siamo leggermente in anticipo rispetto alla tabella vaccinale grazie alla differenziazione strutturale fra centri di vaccinazione e vaccinazioni di prossimità.» Verrà inoltre riaperto il centro di Tesserete nel momento in cui la capacità vaccinale sarà completata in tutti e quattro i centri principali.
L’iscrizione per la vaccinazione avviene, come di consueto, sulla piattaforma web consultabile all’indirizzo www.ti.ch/vaccinazione che permette di visualizzare le disponibilità di appuntamenti di ognuno dei quattro centri cantonali. Ogni persona può così scegliere la soluzione più adeguata alle proprie esigenze. A questo proposito, le autorità invitano i cittadini a scegliere il centro di vaccinazione non solo sulla base della vicinanza al proprio domicilio, ma anche tenendo conto degli appuntamenti ancora liberi; così facendo, la campagna potrà procedere più velocemente, garantendo la massima efficienza a tutti i quattro centri.
Va ricordato che per iscriversi è necessario essere domiciliati nel Cantone Ticino ed essere in possesso di un numero di cellulare (proprio oppure di una terza persona). Le persone che non sono in grado di effettuare una prenotazione online, o che non dispongono di un cellulare, possono rivolgersi al numero verde 0800 128 128 (tutti i giorni dalle 8.00 alle 17.30).
Circa l'apertura delle vaccinazioni alle persone dai 16 anni in su, Pedevilla ha dichiarato che non sarà un via libera generale ma si procederà in linea di massima a fasce di età di 10 anni, in relazione anche all'andamento della situazione ospedaliera: se si registrerà un calo di ricoveri e ingressi in cure intense, sarà possibile valutare un'apertura maggiore.