L'ex medico del pronto soccorso dell'ospedale di Saranno Leonardo Cazzaniga è ritenuto responsabile dell'omicidio di alcuni pazienti
È stato confermato l'ergastolo per Leonardo Cazzaniga l'ex primario del pronto soccorso dell'ospedale di Saronno ritenuto responsabile di una serie di omicidi, otto pazienti ricoverati e il marito e il suocero dell'ex amante Laura Taroni, infermiera comasca, in servizio nello stesso nosocomio. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Milano che ha assolto l'ex primario per 3 casi su 13. La sentenza è stata emessa nel pomeriggio.
I giudici hanno sostanzialmente accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale Nunzia Ciaravolo. La Corte non ha accolto la tesi difensiva secondo la quale gli interventi dell'ex primario con dosi letali di farmaci erano somministrate per assicurare una morte dignitosa ai malati. Anche in sede di appello Leonardo Cazzaniga si è professato innocente. La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato anche l'isolamento diurno per tre anni nei confronti di Leonardo Cazzaniga e ha dichiarato il non doversi procedere per prescrizione nei confronti di quattro medici della commissione ospedaliera, chiamata a valutare l'operato di Cazzaniga e che in primo grado erano stati condannati a 2 anni e sei mesi per favoreggiamento.
''Andremo a vedere le motivazioni per vedere il ragionamento dei giudici, non siamo soddisfatti e sicuramente faremo ricorso in Cassazione'', ha affermato Andrea Pezzangora, difensore dell'ex primario insieme all'avvocato Ennio Buffoli. In febbraio la Corte d'Assise di Milano aveva confermato la condanna a 30 anni di reclusione per Laura Taroni, per aver somministrato cocktail di farmaci letali al marito e alla madre. La sentenza era arrivata nel processo d'appello ''bis'' dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio la condanna a 30 anni in sede di udienza preliminare.