I liberali radicali scrivono al Consiglio di Stato chiedendo ‘misure concrete e da attuare a brevissimo termine’
“Chiediamo al Consiglio di Stato l'opportunità di consentire e prevedere a livello locale e regionale degli spazi fisici di incontro (come una piazza, un parco, una foce...) in cui i giovani possano incontrarsi”. Dopo i recenti atti di violenza a Lugano è questa la richiesta che formula il Partito liberale radicale in una lettera inviata al governo questa mattina. “A patto di rispettare l'obbligo di indossare la mascherina e di rispettare le distanze di 1,5 metri, riteniamo necessarie delle zone d'incontro in cui il bisogno sociale di aggregazione possa essere soddisfatto; ciò senza correre il rischio dell'intervento di polizia per essere dispersi e allontanati”. È evidente, e lo ammette lo stesso Plr, che “in queste aree all'esterno giungeranno più di 15 persone, ma con il rispetto di determinate regole di comportamento queste situazioni potranno essere tollerate dall'autorità pubblica, nell'interesse generale (de facto si riprodurrebbe la presenza che c'è in qualsiasi piazza in una domenica soleggiata in riva al lago)”.
Perché, infatti, “se dovessimo immaginare questa nuova opportunità che coniuga da una parte le esigenze sanitarie e dall'altra quelle sociali e relazionali, ci appare la bellissima fotografia di un gruppo di giovani che chiacchiera con un paio di agenti seduti in terra con loro, con a qualche metro di distanza un docente che scherza con altri giovani che vedono nello Stato una figura di confronto - e non di scontro”. Per i liberali radicali è “importante trovare subito misure concrete” perché “la presenza di pochi, pochissimi facinorosi non può consentire a nessuno di liquidare questi fenomeni collettivi come illegali nel loro complesso, e quindi da reprimere”. Il disagio giovanile, per il Plr, “è uno dei segni più evidenti di questa pandemia che ha infettato i percorsi scolastici e formativi, le opportunità di lavoro e di apprendistato, le relazioni interpersonali e i ritmi di crescita di moltissime e moltissimi giovani”.