Ticino

Sesso dal cliente? Anche per il Consiglio di Stato si può

La risposta a un'interrogazione di Quadranti (Plr) riprende la sentenza della Pretura dello scorso ottobre. Ma il deputato: 'In futuro più chiarezza'

Ti-Press
5 febbraio 2021
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Dopo la Pretura penale, il Consiglio di Stato. La Legge sulla prostituzione non vieta a chi esercita la professione di offrire le proprie prestazioni presso i clienti in hotel o nelle abitazioni. Poco più di tre mesi dopo la sentenza con cui il pretore Marco Kraushaar ha assolto due donne che avevano impugnato un decreto d'accusa che le incolpava di esercizio illecito della prostituzione, è arrivata anche la risposta del governo a un'interrogazione del deputato Plr Matteo Quadranti che andava nella stessa direzione: fare chiarezza, nell'interpretazione del regolamento sull'esercizio della prostituzione, se fosse o no proibito. E no, non lo è. “La Pretura penale ha concluso che, al di fuori delle restrizioni imposte dalla Legge sulla prostituzione, l'attività può essere esercitata in modo libero e che l'esercizio praticato occasionalmente al domicilio del cliente è pertanto legale”, scrive il governo.

Quadranti, interpellato dalla ‘Regione’, manifesta la propria «soddisfazione» per la risposta del Consiglio di Stato, che riprende la sentenza della Pretura penale, ma non manca di far notare che «non si può andare in Pretura ogni volta che una legge o un regolamento necessitano di chiarezza nella loro applicazione. In questo caso, parlo del domicilio del cliente o una stanza di hotel, non era assolutamente chiaro che fosse consentito o no. Il Consiglio di Stato dice che lo è, ne prendo atto con piacere. Ma allora vuol dire che, nel caso delle due donne che si sono opposte al decreto d'accusa e assolte a ottobre, Ministero pubblico e Polizia non hanno saputo leggere bene...». Insomma, per Quadranti «anche pensando al futuro, quando si scrive una norma bisogna essere più chiari».

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