Dal 2014 si sono messi in circolazione oltre 2mila chili di sostanze per 3 milioni di franchi. Cinque persone in manette
Un ingente traffico internazionale di canapa illegale e hashish è venuto alla luce grazie alle indagini di Polizia e magistratura. Conclusi gli accertamenti, gli inquirenti si sono ritrovati fra le mani un 'business' da oltre 2mila chili di sostanze stupefacenti che durava da sei anni.
Partita nel 2017 e durata svariati mesi, l'indagine, complessa, è stata portata avanti dagli inquirenti della Polizia cantonale in stretta collaborazione con la Polizia comunale di Biasca e con il fattivo supporto di diverse forze di polizia estere, in particolar modo italiane e spagnole. Si è così arrivati a ricostruire i vari tasselli di un traffico illegale che a partire dalla Spagna si è sviluppato lungo direttive e rotte distinte, toccando di volta in volta diverse nazioni (tra cui Francia, Olanda, Inghilterra e Italia) e interessando in maniera importante anche il nostro territorio.
Gli accertamenti, si spiega ancora in una nota, "si sono sviluppati in momenti differenti e seguendo filoni di indagine che in parte sono venuti a convergere. Per quanto riguarda nel dettaglio la parte ticinese, gli approfondimenti si sono concentrati sulla posizione di diverse persone residenti nelle Tre Valli e coinvolte - a titolo diverso - nell'attività di intermediazione e di smercio dello stupefacente".
In totale, come detto, si parla di almeno 2'000 chilogrammi di sostanza illegale (tra canapa ed hashish, per un valore di almeno 3 milioni di franchi) messi in circolazione a partire dal 2014 attraverso le varie regioni interessate. Sullo sfondo del traffico di droga sono, inoltre, stati accertati movimenti finanziari per almeno 400'000 euro e 215'000 franchi. Nell'ambito dei rilievi e approfondimenti è pure emerso come alcuni degli indagati si fossero parallelamente prodigati in atti preparatori per il riciclaggio di diversi milioni di euro.
Per questo mega traffico sono scattate anche le manette. In arresto sono finiti un 28enne cittadino svizzero e un 31enne cittadino italiano, entrambi residenti in Riviera, un 49enne italiano domiciliato nel Luganese, un 30enne svizzero domiciliato nel Bellinzonese e un cittadino croato residente in Spagna.
L'inchiesta ha anche varcato il confine: una coordinata attività investigativa ha permesso infatti il sequestro a Como di 300 chili di canapa illegale ed hashish, in buona parte destinati al Ticino, mentre due degli imputati sono risultati collegati a un cittadino svizzero residente oltre San Gottardo, arrestato nel marzo 2018 in Olanda poiché trovato in possesso di 8 chili di cocaina provenienti dal Perù. Complessivamente, le attività di indagine svolte in Italia hanno portato a 4 ulteriori arresti, mentre in Spagna, dove gli accertamenti sono tutt'ora in corso, gli inquirenti stanno vagliando la posizione di altre persone attualmente in stato di detenzione.
Le principali ipotesi di reato sono quelle di infrazione aggravata subordinatamente semplice, nonché contravvenzione, alla Legge federale sugli stupefacenti e riciclaggio di denaro.
L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Valentina Tuoni.