Una copia della decisione, anonimizzata, è stata richiesta dal mensile Popolo e Libertà. L’uomo fu condannato per coazione sessuale
Il mensile Popolo e Libertà (PeL), edito dal Ppd, presto avrà una copia della sentenza, anonimizzata, relativa alla condanna dell’ex funzionario del Dss per coazione sessuale e ripetuta violazione alla Legge sugli stupefacenti. Ne dà notizia lo stesso mensile nell'ultimo numero di novembre. Un primo nullaosta - si ricorda - era stato dato dalla Corte delle assise criminali lo scorso 29 aprile. Contro questa decisione, l’ex funzionario del Dss si era appellato alla Corte dei reclami penale. Corte che ha respinto integralmente il reclamo accollando anche spese di giustizia per 900 franchi. I giudici, si legge nel Popolo e Libertà, hanno confermato la decisione di prima istanza, ribadendo che “al passaggio in giudicato della presente decisione, la Corte delle assise criminali trasmetterà a (...) una copia anonimizzata della sentenza del 29.1.2019.
La Crp ha ricordato ancora una volta che la pubblicità delle sentenze (art. 30 cpv. 3 della Costituzione federale) “è un principio fondamentale dello Stato di diritto che consente a chiunque di verificare che la giustizia sia correttamente dispensata preservando la trasparenza e la fiducia nei tribunali ed evitando che i singoli possano essere favoriti o svantaggiati dalle autorità giudiziarie”.
All'ex funzionario del Dss resta a disposizione unicamente il ricorso al Tribunale federale per posticipare la trasmissione al PeL.