TICINO

Un melo a scuola per i 75 anni dei frutticoltori

L'associazione ticinese ha piantato martedì il primo albero di un frutto molto amato in tutta la Svizzera

(Aft)
14 novembre 2020
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Niente festeggiamenti per la frutticoltura ticinese. Quest'anno il coronavirus non ha permesso lo svolgimento della giornata all'insegna del 75esimo anniversario dell'Associazione Frutticoltori Ticinesi (Aft). Per onorare la ricorrenza il presidente Alberto Sassella ha piantato a fine ottobre un melo della varietà ‘Reinette de Champagne’ alla scuola elementare di Giubiasco. «Questo albero rappresenta una parte genetica del nostro territorio: si tratta di una vecchia varietà francese descritta nel 1799 e importata dalla Francia dai migranti ticinesi, che è poi stata innestata su alcuni meli selvatici presenti in Ticino». 

Approfittando del giubileo, l'Aft pianterà in nove scuole un melo appartenente a varietà diverse, tutte ritrovate sul territorio cantonale. «Con questa azione e con gli impianti di ProFrutteti si cerca di mantenere una biodiversità varietale nel tempo e di ensibilizzare i giovani a trasmettere questo patrimonio frutticolo in futuro», ha spiegato Sasselli.

L'associazione è stata fondata nel 1945 da Linneo Martinoli, capo dell'allora Servizio cantonale di frutticoltura. «Inizialmente – ha ricordato Sasselli – l'Aft era formata da un piccolo gruppo di frutticoltori-potatori in possesso di una formazione specifica. Oggi invece dell'associazione fanno parte oltre 350 appassionati frutticoltori amatori, che gestiscono alcuni alberi nei loro giardini familiari». Per soddisfare il desiderio dei soci di tenersi aggiornati, vengono proposti regolarmente corsi pratici e teorici specifici per le varie specie frutticole.

Il luogo d'origine del melo è il Kazakistan, nell'Asia Centrale, e risale all'epoca del Neolitico. I Romani in seguito la introdussero in Europa. La mela è un frutto molto apprezzato in Svizzera, ogni abitante ne consuma in media 16 kg all'anno.